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Pompe di sollevamento in tilt


Sacello degli Augustali: ennesimo spreco


Iannuzzi accusa la Protezione civile

MONTE DI PROCIDA – 23.12.2009 - Smottamenti continui, un pericolo sempre più imminente e le accuse del primo cittadino locale, Francesco Paolo Iannuzzi: continua ad infittirsi il dramma vissuto da una famiglia residente alle estremità di via Roma. “Ho a cuore il destino di quella dimora – ha asserito il sindaco al termine del consiglio comunale tenutosi lunedì scorso– ma in questo caso si palesano le fortissime responsabilità della Protezione civile regionale. Difatti, nonostante le mie continue e periodiche pressioni, i vertici di tale ente, rappresentati anche dallo stesso ingegnere Bruno Orrico, non hanno adempiuto ai propri doveri nei confronti di una situazione così grave. D’altra parte io stesso non ho ancora provveduto all’ordine di sgombero della struttura poiché essa non risulta ancora essere pericolante”. Dure accuse alle quali sono seguite delle delucidazioni circa l’operato compiuto dallo stesso Iannuzzi per la pronta risoluzione della problematica: “Io stesso, in quanto dirigente regionale, più e più volte mi reco presso gli uffici preposti alla risoluzione della criticità senza ricevere risposte positive e concrete. Basti pensare che proprio durante la scorsa settimana, in occasione degli auguri natalizi, ho fatto presente tale situazione anche allo stesso presidente di giunta regionale, Antonio Bassolino. La residenza sovracitata mi è molto a cuore ed è costantemente nei miei pensieri ma le responsabilità sono della Protezione civile”. Intanto, dall’altra parte della città, lo stesso signor Scotto, proprietario dell’abitazione in questione, non riesce a capacitarsi circa le rassicurazioni istituzionali avute in passato e mai mantenute. “I lavori per il consolidamento del costone ivi presente dovevano iniziare già durante la seconda decade di Novembre. Purtroppo ancora nulla è cominciato ed io e la mia famiglia abbiamo paura. Ogni volta che piove vi sono dei piccoli smottamenti che ci fanno temere il peggio. La casa per noi è tutto. Chiedo con forza al sindaco – ha affermato lo stesso Scotto – di provvedere quanto prima alla situazione. Non è possibile dover vivere in questo stato. In pochi anni sono venuti via ben venti metri di strada e nessuno ha ancora messo in essere un reale piano di messa in sicurezza della zona. Aspettiamo di fare la fine di Ischia? Quando franerà tutto, sarà già troppo tardi. Sono pronto anche ad incatenarmi, con la mia famiglia, alle porte del Municipio”. Un messaggio chiero e forte a cui adesso s'attende la risposta della stessa protezione civile e degli enti preposti alla risoluzione della criticità.
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La scuola Montegrillo al Consiglio comunale

MONTE DI PROCIDA – 23.12.2009 - “La scuola Montegrillo è la struttura didattica più sicura esistente presso il comune di Monte di Procida. Ci sono sedi scolastiche che stanno messe peggio.”. E’ con tale asserzione che l’assessore delegato Scotto Lavina, ha risposto all’interrogazione, enunciata lunedì sera in consiglio comunale dall’opposizione, circa la modalità e la tempistica degli ultimi lavori strutturali che hanno interessato il plesso di via Principe di Piemonte. “Purtroppo l’edificio in questione fu colpito da due fenomeni interdipendenti tra di loro. Una condensa interna, generata dal mancato ricambio d’aria, ed un avvallamento negli esterni. Problematiche le quali abbiamo risolto attraverso metodologie diverse: per la prima criticità – ha continuato Scotto Lavina – si è pensato a far aumentare la ventilazione attraverso l’apertura di finestre; mentre per la seconda si è provveduto, grazie anche all’apporto delle relazioni del nostro tecnico di fiducia, Catapano, ed alla prontezza di questa amministrazione, all’apertura dei cantieri. Per tale motivo possiamo rassicurare, come già fatto in precedenza con la presenza dei genitori della scuola e differentemente da quanto faceva l’ex maggioranza di centro-sinistra, l’intera cittadinanza sulla consistenza e validità del progetto lavorativo. L’istituto Montegrillo è sicuramente agibile”. Dichiarazioni rassicuranti le quali erano state precedute dal verbale di somma urgenza redatto dallo stesso ingegnere Catapano nel quale si spiegano le motivazioni che hanno portato all’incominciamento urgente dei lavori: “a seguito di abbondanti piogge circa la staticità dell’immobile si è palesato un incremento dell’avvallamento dell’area esterna tale da generare un senso d’allarme da parte della popolazione. Per tale motivo, a seguito di una perizia effettuata alla presenza dell’ingegnere Marasco, si è decisa la tecnologia di intervento al fine di non ingenerare – continua il tecnico attraverso un chiaro attacco politico – ulteriore stato speculativo di allarme da parte di alcuni, pronti a cavalcare la tigre della protesta, dovendosi comunque eseguire i lavori relativamente alla porzione di area interessata dal fenomeno, prima che eventuali fenomeni piovosi potessero provocare ulteriori danni”. Delucidazioni di parte a cui è giunta la pronta risposta di Carannante, rappresentante di Svolta Popolare: “La maggioranza continua a non rispondere alle nostre interpellanze. Difatti, considerato che i lavori non possono essere considerati di somma urgenza, sarebbe utile capire da dove si sono reperiti i fondi per la loro messa in essere. Avete creato un forte disagio alla cittadinanza - continua Carannente rivolgendosi all'amministrazione - creando un debito fuori bilancio”. Leggi tutto...
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