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Pdl Bacoli: parla Scotto di Carlo

BACOLI – 21-11-2009 - Novità in vista delle prossime elezioni amministrative: gli uomini del Pdl, in quota Forza Italia, non hanno mai proposto il loro candidato a sindaco. Smentita la vox populi, supportata da esponenti di spicco della politica locale, secondo cui gli uomini di Berlusconi avrebbero già espresso il loro favorito da candidare come capo lista del Pdl nella prossima tornata elettorale di fine marzo. “Non abbiamo mai fatto alcun nome – afferma Simone Scotto di Carlo, ex capo-gruppo consiliare del Popolo della Libertà - e posso assicurare che il gruppo di Forza Italia non ha mai proposto Michele Massa come sindaco di Bacoli. Forse tale nominativo è stato caldeggiato da molti poiché ricordano il suo passato come primo cittadino del paese. Ciò che è certo è che gli uomini di Alleanza Nazionale hanno già scelto di puntare tutto su Ermanno Schiano, neo eletto consigliere della Provincia di Napoli”. Affermazioni nette a cui fa seguito un discorso circa le prossime manovre partitiche: “Anche noi all’epoca accettammo la candidatura di Ermanno alla Provincia, considerando il suo passato impegno in quest’Ente. Ma adesso, come già asserito nel mese di Marzo – continua l’ex consigliere – dovrà essere la quota di Forza Italia a scegliere il candidato come prossimo sindaco bacolese. Attendiamo che ci sia un confronto serio all’interno del Pdl per poter programmare al meglio e con serenità la prossima campagna elettorale. L’assise potrebbe essere convocata dallo stesso Ermanno Schiano visto che lui, al momento, è il rappresentante locale con maggior spicco istituzionale. Purtroppo non abbiamo ancora un coordinatore locale, ma bisogna ricordare che lo stesso Francesco Paolo Iannuzzi, sindaco di Monte di Procida e coordinatore flegreo del Popolo della Libertà, ha espresso il suo parere favorevole per l’inizio di una discussione interna”. Dibattiti di partito utili per poter affacciarsi con maggior chiarezza verso le altre forze politiche cittadine: “Saremmo ben lieti di poter dialogare con l’Udc così come avvenuto a livello provinciale. Potremmo creare una coalizione con gli uomini di Casini, anche se conosco gli scontri che animano la sezione locale del partito di centro. Vedremo in futuro. C’è da valutare anche la posizione del Movimento per le autonomie il quale si sta costituendo da poco e non riesco ancora a capire da chi sia composto. Di certo non imporremo un nome ai possibili alleati, ma cecreremo di delineare un programma snello e carico di pochi ed essenziali punti”. Leggi tutto...

Udc di Bacoli: Gamba risponde a Boccalatte

BACOLI – 21-11-2009 - Smentito il vice commissario provinciale con delega di coordinatore politico e riaperta la ferita interna al partito. Sono bastate poche dichiarazioni della giovane Terry Gamba, esponente di punta dell’Udc, per scoprire il velo pacificatore posto nei giorni scorsi dallo stesso Alberto Boccalatte. “L’Udc di Bacoli è ancora spaccato al proprio interno. La divisione interna, sia per il gruppo dei grandi che per quello dei giovani, è legata in particolar modo ad una questione programmatica. La frangia di cui faccio parte, capeggiata dal segretario Antonio Di Meo, punta molto sui beni del Centro Ittico Campano come sicuri fattori di sviluppo. Delle opportunità lavorative per i giovani locali – continua la giovane Gamba - sulle quali fondare il riscatto di un’intera comunità. L’altra sezione di partito invece vuole vendere queste proprietà comunali a terze società private. Non sono assolutamente d’accordo con tale logica imprenditoriale”. Chiare asserzioni a cui sono seguite alcune considerazioni circa i componenti, scelti dallo stesso Boccalatte, da affiancare alla Gamba nella stesura del programma elettorale: “Al mio fianco voglio persone che conoscano realmente le problematiche del territorio. Il coordinatore ha pensato bene di affiancarmi Gianni Illiano, figlio dell’ex consigliere Enzo, Aldo Scotto ed Antonio Illiano, figlio di un volto noto della politica e dell’imprenditoria locale. Quali sono le competenze di tali personaggi? Ciò che deve essere chiaro è che la condizione principale che la nostra corrente pone all’attenzione del partito – asserisce la giovane esponente dell’Unione di Centro - è che nella prossima lista da presentare alla cittadinanza non devono essere presente le solite personalità. Tutti gli ex consiglieri e gli ex assessori di Bacoli che hanno contribuito al degrado del territorio non devono essere candidati tra le fila dall’Udc. E, a mio parere, questo discorso vale anche per i figli di questi ultimi”. Accuse e puntualizzazioni che non sembrano aprire alcun spiraglio per una possibile e prossima riappacificazione, prematuramente data come cosa certa dallo stesso Boccalatte, tra le due aree di partito: “ Io non garantisco nulla al coordinatore. Per la prossima settimana ho convocato una riunione con i rappresentanti della mia schiera e solo lì, una volta aver discusso, potrò asserire con certezza quale sarà la nostra posizione rispetto alla realizzazione di un programma comune. Penso però, visto che non è possibile mettere insieme ciò che non può essere conciliato, che saranno redatti due programmi diversi da proporre all’interno dell’assemblea generale”. Leggi tutto...

Villa degli anziani: degrado assoluto

BACOLI – 20-11-2009 - Una bombola del gas scoppiata, un boato tremendo ed un prefabbricato, completamente polverizzato, presso il quale da più di un mese è accampato un ucraino. Un disastro evitato quello che avvenne presso la degradata “villa dei pensionati” sita in via Mercato di Sabato, in una sera di circa tre anni fa. “Siamo stati completamente abbandonati dalle istituzioni. E’ impossibile dover vivere in un ambiente sporco, degradato, pericoloso ed in condizioni igienico - sanitarie disumane. Tutti gli amministratori di Bacoli conoscono tale imbarbarimento, ma nessuno si muove”. E’ forte il rancore e la rabbia della comunità di anziani presenti presso lo spiazzale pubblico di Cappella. Un centro sociale, messo in piedi attraverso le collette e la buona volontà dei frequentatori del posto, lasciato marciare in una condizione di fatiscenza nonostante le numerose promesse e le svariate rassicurazioni effettuate, in maniera bipartisan, dalla classe politica locale. “Al momento dell’esplosione, avvenuta in tarda serata, fortunatamente nessuno era presente in zona. Poteva essere una strage causa di decine e decine di morti. Siamo qui per miracolo – asserisce un adirato cittadino del posto, attorniato da un gruppo di compagni pronti a denunciare l’insostenibile stato in cui da anni verte la villetta – noi vogliamo solamente un centro anziani ove poter stare. Non abbiamo mai avuto né la corrente né un posto per ripararci dalle intemperie. Abbiamo rivalutato quest’area, un tempo abbandonata e munita solamente di una baracca distrutta, attraverso delle collette a cui hanno partecipato tantissime persone. Danaro utile per costruire una piccola stanza e per apporre delle lamiere. Un misero luogo di ritrovo al coperto visto anche dall’ex sindaco Antonio Coppola. Primo cittadino il quale, in piena campagna elettorale, ci consigliò addirittura di migliorare la struttura per meglio ripararci dall’umidità. Difatti basti pensare che d’inverno accendiamo della legna in un bidone arrugginito per riscaldarci un po’”. Opere messe poi sotto sequestro poiché illecite e per cui, in seguito allo scoppio di tre anni fa, non si è ancora provveduto ad un lavoro di bonifica e di messa in sicurezza. “Vari politici ci sono stati vicini solo a parole e durante le elezioni. L’ultimo ad interessarsi, soltanto a chiacchiere – continua un anziano - è stato Ermanno Schiano, neo consigliere provinciale. Siamo stanchi di essere presi in giro. In questo degrado corriamo il rischio di ammalarci seriamente. Ci sono topi e pulci ovunque”. Ma la questione diviene ancor più drammatica quando si passa ad analizzare la sporcizia presente nel bagno pubblico ivi stante: “Da quattro anni questo bagno turco è in condizioni vergognose. C’è melma ovunque e nonostante ciò l’acqua continua a scorrere a vuoto. Perché il Comune non effettua la manutenzione ordinaria? In queste zone – conclude un residente - non passa mai nessun addetto municipale per provvedere alla pulizia dello spiazzale”. Leggi tutto...

Udc Bacoli: Parla Boccalatte

BACOLI – 19-11-2009 - L’Udc riparte dai giovani. Dopo le numerose diatribe interne la forza di centro asserisce di essere pronta a “correre da sola” alle prossime elezioni comunali qualora non si dovessero trovare convergenze programmatiche con altri partiti. Continua l’opera di mediazione del vice commissario provinciale con delega di coordinatore politico di Bacoli Alberto Boccalatte il quale, sentiti Antonio di Meo e Ferdinando Ambrosino, rispettivamente segretario e presidente del partito, ha istituito il tavolo che preparerà il programma in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno a marzo dell’anno prossimo: “Sono realmente soddisfatto che nei giorni scorsi abbiamo istituito, così come concordato con Antonio di Meo e Ferdinando Ambrosino, il tavolo che preparerà il programma per le prossime elezioni amministrative. Abbiamo voluto - prosegue Boccalatte - che lo stesso fosse elaborato da giovani per dare un grande, forte e concreto segnale di rinnovamento partendo da un aspetto che noi riteniamo fondamentale. Alla prima riunione, hanno preso parte Terri Gamba, Gianni Illiano, Aldo Scotto e Antonio Illiano con i quali, , abbiamo iniziato ad evidenziare i primi punti sui quali elaborare delle proposte concrete” Tra cui vi è da segnalare il forte interessamento per il Centro Ittico, il porto, la viabilità, la manutenzione stradale e la rete fognaria. “Mi auguro che anche altri giovani decidano di lavorare in squadra per portare le proprie esperienze e le proprie idee in modo da arricchire le nostre proposte. Naturalmente - precisa l’esponente dell’UDC - alla fine il lavoro verrà prima sottoposto all’assemblea degli iscritti dell’Unione di Centro, che potrà proporre ulteriori integrazioni e/o modifiche, poi presentato alla cittadinanza e sarà sottoscritto da tutti i candidati e sulla base dello stesso in seguito chiederemo un confronto con le altre forze politiche per valutare eventuali possibili alleanze pronti, naturalmente, a correre da soli se non vi dovessero essere convergenze significative. Ringrazio i ragazzi che hanno accettato questo compito convinto della bontà di un programma fatto dai giovani per la Bacoli del futuro “ Leggi tutto...

Rapina al Fusaro: l'ira dei commercianti

BACOLI – 18-11-2009 - “Il Fusaro è un quartiere abbandonato a se stesso. Non ci sentiamo tutelati” E’ tanta la paura che attanaglia i semplici cittadini e gli esercenti del Fusaro in seguito all’ultimo evento malavitoso verificatosi in zona. Una tentata rapina che si aggiunge alle altre 2 avvenute nel corso di questi ultimi sette giorni. “Una volta questi eventi erano molto meno frequnti in questa zona di periferia – asserisce la signora Annamaria, rapinata lo scorso giorno in pieno giorno da un malvivente a mano armata – ma adesso non riusciamo più a stare tranquilli. Rapinano ovunque e non ci sentiamo assolutamente tutelati. Basti pensare che il mio sconforto è così grande che mi sembrava inutile addirittura denunciare l’accaduto. Qui non sembra migliorare nulla. Proprio ieri ho parlato i carabinieri di Bacoli che mi hanno manifestato i propri disagi relativi alla mancanza di personale. Deficienze nel personale che non gli permettono di coprire l’intero territorio, Le rapine sono veramente tantissime”. Preoccupazioni che hanno mobilitato l’intera cittadinanza locale intenta a comprendere i motivi di una così repentina involuzione. Una zona, sino a poco tempo fa sommariamente tranquilla, contraddistinta da un degrado e da un abbandono acuito maggiormente dalla presenza di continui eventi malavitosi. “In questa località le forze dell’ordine cercano di essere presenti per quanto gli sia possibile. Si effettuano posti di blocco nel primo pomeriggio e a volta la sera – continua l’esercente sovracitata – ma forse tutto questo non basta. Basti pensare che in 30 anni d’attività è la prima volta che mi capita una cosa del genere. Ho avuto paura di essere sparata e adeso non posso ritenermi assolutamente tranquilla. C’è bisogno di una maggiore presenza di polizia sulle strade. Anche se capisco che, con i mezzo e gli uomini che hanno, non è facile assicurare la sicurezza lungo tutto il paese. Insicurezza diffusa a cui l’amministrazione passata aveva cercato di porre rimedio attraverso l’utilizzo di apposite telecare a circuito chiuso utili per individuire i malviventi. Un’idea, accompagnata da fondi provinciali e progetti discussi lo scorso mese proprio nell’ufficio del comissario prefettizio Umberto Cimmino ed alla presenza di assessori e consiglieri provinciali, a cui non è ancora stato dato alcun seguito concreto.

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Rapina al Fusaro: Ladro scappa senza soldi

BACOLI – 18-11-2009 - Una rapina a mano armata, privo di refurtiva, in un piccolo negozio di periferia generatore di tanta paura ma privo di danni fisici. Sono ben tre gli atti criminosi di questo genere, avvenuti in due tabaccherie ed una cartoleria, susseguitesi nel corso dell’ultima settimana in località Fusaro. Erano le 15:30 dello scorso lunedì quando, nel pieno centro del quartiere di Bacoli, un malvivente dal volto coperto con una sciarpa ed un paio d’occhiali da sole è entrato in un esercizio commerciale della zona minacciando la proprietaria attraverso una pistola appena presa dalla cintura. L’uomo, con chiaro accento napoletano, dall’abbignliamento e dalla carnagione scura è penetrato nel negozio in pieno giorno approfittando del fatto che l’esercente aveva anticipato l’orario d’apertura per sistemare il negozio in vista del pomeriggio lavorativo. “Avevo del materiale d’aggiustare e perciò mi ero recata prima ad aprire la mia attività. Quando all’improvviso – continua una rammaricata signora Annamaria – ho visto entrare questo ragazzo ben coperto da una sciarpa che gli arrivava sin presso il naso. Lo stesso, con fare minaccioso e con una pistola in mano rivolta verso di me, mi ha obbligato di dargli tutto ciò che avevo nella cassa. Purtoppo però non avevo nulla da consegnargli se non una venti euro e qualche spicciolo. Per tale motivo la rabbia del malvivente è aumentata sino a chiedermi di rovistare nella mia borsa e nel mio locale in cerca di oggetti preziosi da potergli dare. Ma una volta aver messo sottosopra tutto ciò ove era possibile rovistare, ha capito che non poteva recuperare molto e perciò ha deciso di andare via rinunciando sia ai pochi spiccioli che al cellulare”. Dieci minuti d’agonia che hanno letteralemente sconvolto l’esercente, intimorita da un possibile sparo : “In seguito alla fuoriuscita dell’uomo, ho capito realmente quanto fossi stata fortunata nel non aver avuto alcun tipo di danno fisico ma – asserisce la proprietaria – per il timore vissuto non sono riuscita a chiamare subito i miei familiari e le forze dell’ordine. Dopo una decina di minuti sono giunti in loco ben tre auto dei carabinieri di stanza a Pozzuoli, Monte di Procida e Bacoli. Forze dell’ordine, repentine nel loro intervento, che mi hanno sottoposto ben 200 diapositive di possibili personaggi malavitosi già noti alla giustizia.Ma io non sono comunque riuscita a riconoscere il ladro”. Un forte terrore non ancora svanito accompagnato da un vero e proprio pellegrinaggio di persone, parenti e conoscenti recatesi in negozio per dare il proprio apporto ed il proprio sostegno morale alla malcapitata Annamaria. Intanto, per ciò che concerne il fronte delle indagini, sembra che i carabinieri abbiano chiesto delle informazioni a dei testimoni oculari presenti in un bar del Fusaro. Dagli stessi sarebbe emerso che il malvivente era accompagnato da due amici accampati in una macchina parcheggiata a poca distanza dal locale incriminato. Inoltre l’uomo ricercato dalle forze dell’ordine era presente in zona da almeno un’ora per perlustrare al meglio le zone adiacenti il negozio da rapinare. “Non so dove si sia diretto e non so neanche se la pistola era soltanto un giocattolo. L’unica cosa che ricordo – afferma Annamaria – è che è uscito passeggiando tranquillamente lungo il marciapiede del Fusaro ove gli altri negozi erano ancora chiusi”. Leggi tutto...

Cappella: il pensiero dei cittadini

MONTE DI PROCIDA – 15-11-2009 - Stanchi di soffrire nel silenzio ed infastiditi dal dover interfacciarsi con una realtà priva di possibili mutamenti futuri e ricca di fogne straripanti. E’ con tale spirito che il nutrito numero di cittadini di “Cappella Vecchia” ha deciso di recarsi in consiglio comunale. “Le chiacchiere sono troppe” urla un giovane manifestante proprio nel mentre il primo cittadino Francesco P. Iannuzzi, riferendosi a prossimi lavori all’interno dell’ex cinema “Il Faro”, promette posti di lavori per i ragazzi del centro e della periferia di Monte di Procida. Parole ed interventi consiliari a cui segue una lunga, travagliata e silenziosa decisione circa la possibilità di sospendere il consigliere comunale per concedere la parola ad un rappresentante della delegazione protestante. “Crediamo sia opportuno permettere al pubblico in aula, mai così numeroso, di esporre la propria problematica” asseriscono all’unisono i rappresentanti dell’opposizione. Richiesta la quale, tra innumerevoli difficoltà dovute “all’opportunità di creare – asseriva lo stesso Ettore Prodigio, consigliere di maggioranza e residente in Cappella - un precedente sgradevole”, è stata approvata attraverso un’inusuale disposizione della presidenza: “in seguito alla riunione di capigruppo si è deciso di concedere la parola al cittadino, con il consiglio comunale sospeso, per non più di 3 minuti”. Un’eventualità, oramai insperata dal pubblico astante, colta al volo dal giovane Domenico Colandrea, portavoce del comitato civico locale: “Non utilizzerò i tre minuti che mi avete concesso ma non impiegherò più di venti secondi. Ricordo a questo consiglio che da troppo tempo non si prendono provvedimenti seri in merito alle problematiche di Cappella. Per tale motivo, a nome dei cittadini che rappresento – continua Domenico – chiedo la convocazione di una seduta consiliare con all’ordine del giorno la messa in sicurezza della rete fognaria della nostra periferia”. Proposte pacate alle quali però la maggioranza di centro-destra ha preferito non rispondere alimentando ancor di più la rabbia dei ragazzi presenti in aula. “Erano anni che un cittadino non interrompeva i lavori consiliari. Questa sera abbiamo dato una lezione di civiltà, mentre i nostri consiglieri – afferma un rammaricato Luigi - hanno manifestato un netto atteggiamento irrispettoso e anti-democratico. Sanno soltanto prometterci posti di lavoro che non avremo mai”. Dichiarazioni supportate dalle esperienze di Antonio: “Questi politici promettono cose che non faranno mai. Basti pensare che, nonostante le garanzie, non hanno ancora provveduto – continua il commerciante – a togliere le pigne dai pini presenti in piazza Mercato di Sabato”. Leggi tutto...

Cappella invade il consiglio comunale

MONTE DI PROCIDA – 15-11-2009 - “Siamo stanchi e stufi di vivere in un dimenticatoio. Cappella è viva”. E’ attraverso questo slogan, trascritto su di un semplice ed incisivo cartellone, che un folto numero di cittadini della degradata periferia di Cappella hanno fatto sentire la propria voce al cospetto di un’amministrazione taciturna e lontana dalle esigenze dei civili manifestanti. Una trentina di spettatori, tra cui vi è da segnalare l’anomala e sorprendente presenza di ben 20 ragazzi, infastiditi da uno stato di cose segnato da un palese abbandono, da strade dissestate, monumenti archeologici invasi dalla melma ed un sistema fognario retrogrado causa di preoccupanti infiltrazioni lungo le pareti di edifici ed abitazioni. Manifesti di rabbia e di sconforto ai quali si aggiunge un sarcastico “Chiediamo scusa agli antichi romani” segno di una palese presa di coscienza circa la misera condizione in cui verte la necropoli romana portata alla luce, dopo anni ed anni di lavori, presso la piazza “Mercato di Sabato”. Una serie di gravi accuse, fatte di parole scritte più assordanti di qualsiasi urla da corteo, costrette a specchiarsi nell’irrispettoso atteggiamento di una maggioranza la quale resta silenziosa ed inerme. Tacita e non curante delle richieste avanzate da parte di un pubblico di concittadini civilmente infastidito dal disinteresse dei propri rappresentanti consiliari. Uomini del potere tra i quali è possibile scorgere ben tre portavoce e residenti di “Cappella vecchia”: Michele Petrone, vicesindaco e assessore alle problematiche delle periferie montesi, Ettore Prodigio, assessore ai lavori pubblici e Luigi Illiano, assessore al bilancio. Un voltafaccia che spinge i manifestanti ad uscire dall’aula “Ludovico Quandel” in attesa di poter organizzare ancor meglio il proprio dissenso. Intanto, come pattuito precedentemente, si passa da una discussione all’altra rispettando l’ordine del giorno. Si vota a maggioranza una discussa variazione di bilancio con cui si sottraggono 50 mila euro dalla voce “arredi scolastici” per indirizzarli verso la presumibile riqualificazione della villetta sita in via Principe di Piemonte. “Vogliamo farne un parco attrezzato per la ricreazione sportiva dei giovani. Abbiamo anche il plauso – continua il sindaco Iannuzzi - della chiesa di San Giuseppe”. Dichiarazioni utili per scatenare l’ira della minoranza: “Noi ci asteniamo dal voto. Volete arredare un’area per la quale non siete stati neanche in grado – sbotta Giuseppe Pugliese, capogruppo consiliare di “Svolta Popolare” - di effettuare la manutenzione ordinaria”. Accuse precedute dall’invettiva di un rappresentante del Pd: “Sono contrario. Non è possibile sottrarre soldi alla scuola”. Una veemente dialettica la quale risulta addirittura inasprirsi in seguito alla lettura della relazione tecnica dell’ingegnere Catapane in merito al plesso scolastico “Montegrillo”: “In tale abominevole referto leggo che l’umidità presente nelle pareti non è generata dalla presenza d’infiltrazioni, ma da un calore latente. Un’energia prodotta dagli esseri umani. Questa è una vergogna ed un’idiozia – affermava l’ inviperito consigliere Carannante – che non possiamo accettare. La scuola Montegrillo è ricca di problematiche”. Dure asserzioni che non hanno convinto il primo cittadino: “Quel plesso didattico è un punto d’orgoglio per la città. Crediamo alla relazione tecnica di Catapane”. Dibattiti continui, intervallati dall’intervento di Domenico Colandrea, cittadino di Cappella, costantemente cadenzati dal monito bipartisan espresso dal gruppo di manifestanti i quali, rifacendosi alle prossime elezioni comunali, mostravano il seguente striscione: “Vi aspettiamo tra un anno e mezzo”. Leggi tutto...

Ufficio tributi ricco di problematiche

Bacoli – 14-11-2009 - Acqua gocciolante dalla soffitta e dipendenti comunali impossibilitati ad entrare negli uffici di competenze. Continuano le deficienze presso le strutture municipali sparse lungo il territorio del comune flegreo. Dopo la fatiscenza del Municipio e i pilastri arrugginiti dell’Ufficio Tecnico, adesso a destare nuove problematiche è l’Ufficio tributi di via Gaetano de Rosa. Struttura, adiacente al Comando dei vigili urbani ed alla biblioteca pubblica, oramai da giorni interessata da un’ evidente umidità che ha costretto i tecnici del settore a chiudere i locali in attesa dell’intervento di una squadra specializzata. Possibili infiltrazioni che si aggiungono a quelle verificatesi lungo le pareti del Municipio di via Lungolago e più volte segnalate dai dipendenti comunali stanchi di dover lavorare in condizioni tanto disagiate. Ma ritornando all’ufficio tributi, ad alimentare l’ira dei lavoratori pubblici c’è da sottolineare che tale condizione d’emergenza va avanti da più di quattro giorni. Situazione che ha indotto gli stessi dipendenti a riunirsi in assemblea aspettando l’incontro con il commissario prefettizio Umberto Cimmino per una maggiore delucidazione sullo stato effettivo dei locali. Alle infiltrazioni d’acqua nelle pareti, infatti, si è aggiunta una maggiore preoccupazione per il possibile interessamento dell’impianto elettrico.”Gli ultimi acquazzoni hanno fatto si che l’acqua filtrasse attraverso i tetti e giungesse all’interno dei locali tramite i neon – dichiara un preoccupato dipendente – Siamo seriamente provati. Qui manca l’attenzione alla sicurezza dei lavoratori”. Lo stesso comandante dei vigili urbani di Bacoli, Maria Alba Leone, non si fida e resta in attesa di una relazione da parte degli uffici competenti sullo stato degli edifici. Leggi tutto...

Scuola Montegrillo: le risposte della maggioranza


MONTE DI PROCIDA – 14-11-2009 - Nonostante le rassicurazioni date dagli uomini delll’amministrazione Francesco Paolo Iannuzzi, continua a far parlare di sè la struttura scolastica “Montegrillo”, sita in via Principe di Piemonte e riconsegnata alla cittadinanza dopo anni e anni di lavori. Una scuola centrale, facente parte del Circo didattico di Monte di Procida, adesso snodo centrale di un’interrogazione parlamentare presentata ieri sera dal consigliere di “Svolta Popolare”, Giuseppe Pugliese, e discussa in aula dal collega Antonio Carannante. Sito interessato dalle numerosissime lamentele di genitori, professori ed alunni: “la situazione è preoccupante – asserisce una madre – addirittura in alcune classi la maggior parte dei bambini segue le lezioni con sciarpa e cappello per proteggersi dall’umidità e dal freddo. Le aule sono ricche di macchie e l’esterno della struttura presenta un avvallamento ar di poco preoccupante.. Qualcuno ancora minimizza su tali criticità. Evidentemente deve sprofondare tutto prima di preoccuparci seriamente del problema”. Perplessità, aumentante in seguito agli ultimi maltempi causa di varie infiltrazioni, a cui è stata data voce e risposta all’interno dei lavori dell’ultimo consiglio comunale tenutosi nella serata di ieri presso la sala “Ludovico Quandel”: “Le pioggie passate hanno causato solo un avvallamento di una sezione esterna adibita ad area di giuoco – controbatte la maggioranza forte dei propri tecnici – tutto è a norma antincindio ed antipanico. Inoltre gli ambienti non sono umidi e ove si presentano anomali, esse sono state originate da un calore “latente” determinato dal “calore” emanato dalle persone presenti in loco. Fatto che va ad unirsi alla mancanza di ricambio d’aria dovuto ad una non adeguata ventilazione. Inoltre si rammenta che l’Asl ha dato il sua “nulla osta” per l’attivatà scolastica in tale plesso”. Ma le dichiarazioni più importanti giungono sulla quetione della sicurezza e dell’antisismicità del plesso scolastico: “L’edificio, da questo punto di vista, non presenta alcun grado di pericolosità per gli alunni e per il personale scolastico . L’intero immobile è stato realizzato nel rispetto delle norme vigenti in materia”. Affermazioni le quali cozzano con le parole proferite, ieri mattina, dalla Pepe, maestra di stanza presso la sede di “Montegrillo”: “ Non possiamo rilasciare dichiarazioni. Basta chiedere ai genitori per sapere in che stato verte questa struttura. Da parte mia ripeto che abbiamo consegnato agli organi competenti, al comune ed all’ufficio tecnico, le nostre segnalazioni in merito. Loro sanno dove sono i problemi e conoscono il modo per ripararli”.
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Anna Illiano sindaco di Bacoli?


BACOLI – 14-11-2009 - E’ Anna Illiano a presentarsi come possibile alternativa, tra le fila del centro-sinistra, ai nomi già chiaccherati in questi ultime settimane. Riunioni, comizi, tacite alleanze e quotidiani colpi di scena. Per gli uomini diretti dal Partito Democratico, s’attende con ansia l’infuocata assemblea del prossimo 19 novembre. Una data in cui, in seguito ad un acceso dibattito tra tutte le ex forze dell’Ulivo, verrà fuori il prossimo candidato a sindaco. Un’assise a porte chiuse che seguirà la riunione del 5 novembre scorso quando il Pd, da poco uscito dai congressi locali per la nomina del segretario nazionale, non aveva ancora ben delineato il proprio candidato. Ma a destare maggiori preoccupazioni in vista del nuovo faccia a faccia è “Rifondazione Comunista” la quale, spinta dalle perplessità di Crosio e Scotto di Luzio, ha minacciato di scindersi dall’ipotizzabile unione partitica, avvicinandosi così ad un sodalizio con le nascneti liste civiche, ponendo come condizione alla sua partecipazione nella coalizione di centro-sinistra, l' "epurazione" delle liste degli altri partiti di personaggi "compromessi" con l’atavica struttura amministrativa causa delle numerose problematiche in cui ancora verte l’intera città di Bacoli. Proposta che gli altri partiti hanno rigettato come un'ingerenza. D’altra parte Sinistra democratica, Socialisti e Italia dei valori potrebbero presentarsi insieme almeno che non si trovi un accordo col PD su qualche "volto nuovo". Ed è proprio in tale case che potrebbe uscire fuori il nome della giovane segretaria di Sinistra Democratica: Anna Illiano. Figura esperta delle criticità cittadine e da tempo promotrice di manifesti e proclami contro il clientelismo e la rete camorristica locale. Azioni e rimostranze portate avanti attraverso un opposione mantenuta lontana dai banche dell’aula consiliare. A frenare però la gioia della Illiano c’è da constatare l’assoluta indecisione del Pd, martoriato da contrasti interni, che sembri si stia polarizzando su due possibili nomi: Carlo Giampaolo, da sempre nominato a probabile candidato ma le cui quotazioni sono in ribasso, e Nicola Castaldo che dovrebbe essere l’homo novus della situazione. Un binomio dal quale potrebbe rispuntare Picone, già perdente nella scorsa tornata elettorale, che al momento rifiuta l’eventuale opportunità. Intanto, dall’altra parte della barricata, l’Udc nonostante l’avvento del “pacificatore” Boccalatte è diviso al suo interno tra gli uomini di Antonio Di Meo, segretario locale di partito, accompagnato da un gruppo di giovani e tra coloro che sostengono gli ex consiglieri, eletti tra le fila delle liste civiche dell’ex sindaco Coppola, Illiano e Del Giudice. Infine a destra non ha ancora scoperto le carte il Pdl paesano. Difatti quello che si dava per scontato, la candidatura di Ermanno Schiano, non lo è più e maggior credito prende la posizione di Michele Massa, ex sindaco di Bacoli negli anni’90, che vanta il sostegno e l'impegno della federazione del PDL di Napoli. Di certo, entrambi stanno già facendo alleanze e campagna elettorale. Michele Massa ha dalla sua i nomi di Ambrosino, ex sindaco DC, e degli Illiano. Ermanno Schiano, invece, puà vantare l’appoggio di un'altra probabile lista civica, conosciuta col nome di il Faro delle Libertà, e sopratutto dell'Mpa (Movimento per le Autonomie) nel quale hanno confluito molti ex sostenitori della passata amministrazione tra cui Mariano Scamardella, i Laringe e Gianluca Schiano.
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Cappella: Un quartiere in escandescenza


MONTE DI PROCIDA – 13-11-2009 - Manifestanti pronti a scendere in strada e due Comuni attenti osservatori di un unico quartiere di periferia. Una costante carenza di posti auto ed una reiterata deficienza nella manutenzione ordinaria e nella messa in essere di diritti propri della cittadinanza. E’ lo spaccato di Cappella ad alimentare le perplessità degli amministratori dei municipi di Bacoli e Monte di Procida. Una zona di frontiera, da sempre abbandonata nel degrado e nell’abbandono, divenuta un focolaio di rivendicazioni popolari più volte disattese e lasciate cadere nell’oblio. Che ci si rifaccia alla frazione bacolese o a quella montese non appaiono assolutamente risolte le questioni messe alla luce nel corso delle ultime settimane: da un lato, dopo le promesse evidenziatesi in seguito al patto stipulato tra Michele Balsamo e il sindacato FISA-Cisal, non è ancora stato presentato un progetto comunale circa il rinvenimento di nuove aree di sosta lungo il trafficato viale Olimpico; dall’altro, dopo la riunione di giunta e le rassicurazioni del primo cittadino Franco Iannuzzi e dell’assessore Rocco Assante di Cupillo, non sono ancora partiti i lavori per la riqualificazione della rete fognaria antistante la piazza “Mercato di Sabato”. Motivo per cui, proprio nella giornata di mercoledì, un gruppo di residenti di “Cappella Vecchia”, assembrati nelle prossimità della necropoli romana rinvenuta in loco, ha tentato di bloccare il traffico automobilistico dell’arteria. Agitazione spontanea susseguente alla mancata messa in essere del comunicato stampa montese con cui si annunciava che “il sindaco ha inoltre chiesto il supporto della Protezione Civile che installerà, una pompa idrovora per prevenire nuovi allagamenti in attesa dei lavori di messa in sicurezza che inizieranno la prossima settimana”. Una rabbia virulenta riaccesasi anche tra i componenti del nascente comitato civico della “Cappella alta”. Un nutrito raggruppamento di commercianti i quali, passati i 10 giorni di attesa presi dal coordinatore degli uffici tecnici del comune di Bacoli per provvedere alla definitiva risoluzione del disagio arrecato dalla chiusura di via Terme Romane, si recherà venerdì mattina nell’ufficio di Balsamo per ascoltare i motivi di tali ritardi. Incontro che sarà relazionato alla cittadinanza nell’assemblea pubblica che si terrà nella serata dello stesso venerdì. Incontri istituzionali e agitazioni di massa
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Coordinamento delle Periferie: "Il primo abusivo è il Comune!"


BACOLI – 12-11-2009 - “Il principale abusivo di questa città è il comune di Bacoli. E’ lui il maggiore responsabile dell’inquinamento del lago Fusaro. Uno stato di turpitudine generato dal continuo versamento tra le acque del bacino lacustre, di un ingente quantitativo di scarichi urbani commisti ad acqua piovana. Una vergogna immane causata dalla cattiva gestione prodotta dagli amministratori locali succedutesi nel corso degli ultimi 20 anni”. Tra la pioggia battente andata avanti nel corso di tutta la giornata di ieri ed il proseguimento dell’indagine condotta dal comandate della guardia forestale, Fasano, continua l’opera di denuncia e sensibilizzazione portata avanti dal Coordinamento delle periferie di Bacoli. Comitato civico, da anni attivo sul territorio, il quale ha deciso di porre luce sulle nefandezze e le inefficienze della rete fognaria comunale. “Le fogne della nostra città sono state progettate nel 1997 e non hanno più subito modifiche sostanziali. Per tale motivo – continuava il signor Peppe Lubrano, esperto del settore - per come è stata progettata e per come è abbandonata è normalmente al collasso per cui, è sufficiente una semplice pioggerella per causare l’allagamento e la fuoriuscita di liquami fognari sulle strade e nelle zone abitate. Tra le varie cose vi è da segnalare la mancata realizzazione su v. Fusaro e v. Cuma, sebbene il piano originario prevedesse una rete per le acque nere più una per quelle bianche, di quest’ultima, utilizzando per le acque pluviali, un canale provinciale liberato solo nel 1996 ed immettendo quindi tutte le acque del paese in condotte fatte solo per quelle nere. Bisogna essere ingegneri o scienziati per capire che una cosa del genere non potrà mai funzionare?”. Asserzioni a cui bisogna aggiungere che la mancanza di manutenzione ordinaria, ha permesso il deposito di sabbia e detriti nelle condotte diminuendone la capacità giornaliera dal 20% al 50%, rendendole quindi insufficienti a smaltire anche piogge di modesta entità. Un gruppo di cittadini che, proprio durante la conferenza stampa di martedì sera, ha evidenziato anche lo stato in cui vertono i fondali del lago Fusaro e le rinomate “Grotte dell’Acqua”. “Da uno studio dell’OMS conclusosi nel 2002, che analizzava le percentuali di mortalità generale, la frequenza di alcune neoplasie, e l’incidenza – asseriva la giovane Alessandra Sagliocchi - di malformazioni congenite alla nascita in 196 comuni della provincia di Napoli e Caserta, Bacoli risultava essere in fascia 5, cioè tra gli 8 comuni analizzati con il più alto tasso d’incidenza per determinate patologie. Per dare qualche dato si parte da un 7% in più per il tumore del polmone, a un 16% in più per quello dello stomaco, fino ad arrivare a un picco di 83% in più rispetto alla media per le malformazioni congenite alla nascita. Dal 1967 vi è il sospetto che rifiuti tossici altamente inquinanti come “cromo esavalente” siano stati scaricati liberamente per decenni nel Lago Fusaro. L’ultima relazione dell’Arpac del 2008 rileva la presenza di PCB e IPA superiori ai limiti previsti dal D.Lgs. 152/06”.
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Ufficio Anagrafe: rissa e diritti negati


BACOLI – 12-11-2009 - Una rissa verbale, sfociata in uno spintone e tanta paura, successiva a ben 13 anni di silenzi ed illegalità. “Sono arrivata nel lontano 1996 in questo comune e giorno dopo giorno mi sento sempre più umiliata. La mia unica richiesta è quella di poter usufruire dei diritti previsti dalla legge. Da più di un decennio aspetto un posto auto per disabili presso l’ufficio municipale in cui lavoro”. Con queste parole la signora Concetta, portatrice di handicap e dipendente comunale di servizio presso l’Ufficio Anagrafe locale, manifesta il suo enorme disagio per un imbarazzante questione perdurante dal giorno del suo trasferimento presso il municipio di Bacoli. “In passato, nelle altre realtà in cui ho avuto il piacere di lavorare, non mi è mai stato negato ciò che mi spetta per legge. Per tale motivo non riesco a darmi una spiegazione di questa continua inefficienza. Ho parlato e denunciato l’illegalità perpetuata ai miei danni – continua l’affranta Concetta – presso tutti gli organi competenti sia verbalmente che per iscritto. Sono andata più volte dai vigili urbani i quali, al di là di una diffusa arroganza e strafottenza, non hanno mai mantenuto le promesse”. Rassicurazioni che avevano portato, nel corso di quest’anno, ad una prima risoluzione della problematica mediante la delimitazione di un posto auto per disabili presso l’entrata della biblioteca comunale posta a pochi passi dallo stesso Ufficio Anagrafe. “Avevano posto un paletto per segnalare l’area a me adibita, munito di un lucchetto il quale, dopo neanche un mese ed in seguito ad aver consegnato la chiave ad un vigile urbano, è stato completamente rimosso riportando tutto allo status quo. Non so a chi devo rivolgermi per una questione che, oltre ad alimentare la mia rabbia e la mia umiliazione, vivo come un dramma personale”. Tematica scottante a cui, lo scorso giovedì sera, è susseguita una caotica rissa atta a rendere ancora più grave la mancata applicazione dei vari decreti del Presidente della repubblica e delle circolari n. 1270 del 1979, n. 310 del 1980 e n. 1030 del Ministero Lavori Pubblici sulle facilitazioni per la circolazione e la sosta dei veicoli per invalidi. “Ero scesa per spostare la macchina ma, proprio mente ero intenta a compiere la manovra per posteggiare in uno spazio vuoto, sono stata prima aggredita verbalmente e poi spintonata alle spalle da un ragazzo. Uno scossone che ha provocato la mia caduta. Non è servito a nulla manifestare la mia tristezza ed il mio rancore presso gli organi di polizia. Nei parcheggi comunali non c’è spazio per i veri portatori di handicap mentre, a causa di una diffusa propensione a rilasciare facilmente i tesserini d’invalidità, persone assolutamente prive di problematiche fisiche possono sostare in spiazzali contrassegnati dalle strisce gialle”. Una realtà dei fatti a cui è giunta la risposta di una responsabile della polizia urbana: “Bisogna constatare se effettivamente la signora Concetta ha messo per iscritto questa denuncia”.
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Costone di via Poggio: promesse non mantenute


BACOLI – 11-11-2009 - Continua a destare enorme preoccupazione lo stato di rischio in cui verte il costone di via Poggio e sul quale insiste la presenza di un’abitazione in parte poggiata sul vuoto. “Il neo assessore al mare Luigi Muro ed il consigliere provinciale Ermanno Schiano avevano assicurato che il progetto per il rinsaldamento del costone di via Poggio sarebbe stato compiuto entro la fine di novembre. Promesse, fatte pubblicamente in occasione della passata pulizia spontanea della spiaggia promossa dai residenti del posto, che ad oggi non sono state mantenute lasciando inalterata la situazione di pericolosità”. Pesano come macigni le affermazioni proferite da Alessandro Parisi, residente a pochi passi dal costone sovracitato e da anni interessato alle vicissitudini dell’intero quartiere posto nel cuore del centro storico bacolese. “ Questa zona è da sempre stata interessata da frane le quali sono documentabili, con foto e testimonianze dirette, già dagli anni ’50. Tra gli ultimi smottamenti – continua Parisi - vi è da segnalare quello del 1997 avvenuto a seguito di una violenta mareggiata che spinse la capitaneria di porto ad interdire l’accesso alla spiaggia sottostante, e l’ultimo verificatosi nel 18 agosto 2008. Una frana per cui non si sono verificati danni a cose o a persone solo perché ebbe luogo durante le prime ore del mattino”. Un costante fattore di rischio da sempre tenuto ben presente dagli organi competenti i quali, dall’inizio del 2000, hanno provveduto a stanziare un’ingente mole di danaro pubblico. Come i 2 milioni di euro preparati dalla decaduta amministrazione Coppola nel corso del 2002 o i 100 mila euro predisposti dalla Provincia per un intervento, da eseguirsi entro il 2007, approvato da tutti gli enti competenti, incluso la Sovrintendenza, ma bocciato dall’Autorità di Bacino che voleva un intervento molto più dettagliato. “ Inoltre c’è da considerare che sopra il costone in parte caduto c’è una casa, dichiarata parzialmente inagibile, dopo l’ultimo episodio franoso. Noi come comitati cittadini e grazie all’aiuto del comitato per la tutela della salute pubblica abbiamo più volte chiesto l’intervento di tecnici e responsabili. Tant’è vero che, poco prima delle passate elezioni provinciali, l’ex vicepresidente della giunta provinciale, De Rosa, aveva asserito ai microfoni della trasmissione “Buongiorno Regione” del marzo scorso, di provvedere al finanziamento del progetto atto alla messa in sicurezza dell’area. Una rassicurazione che non è stata assolutamente mantenuta. Bisogna aspettare che ci scappi il morto per intervenire realmente?”. Infine, ad alimentare ancor di più la rabbia dei cittadini, vi sono anche le ultime promesse proferite dal neo consigliere del Pdl, Ermanno Schiano. Rappresentante politico, prossimo possibile candidato a sindaco del comune di Bacoli, il quale proprio durante la scorsa campagna elettorale ebbe modo di asserire: “Posso assicurare che la Provincia, in quanto responsabile, ha la somma necessaria per la bonifica. Il progetto è stato pure accettato. L’ingegnere Sarno, dirigente responsabile per quanto riguarda la difesa del suolo, ha avuto problemi di tipo tecnico-burocratico. Se venissi rieletto, attraverso una somma urgenza, si potrà risolvere tutto entro pochi mesi”.
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Via Roma ancora insicura


MONTE DI PROCIDA – 11-11-2009 - “Mi hanno detto che dalla Regione sarebbero giunti i fondi utili per la messa in sicurezza del costone. I lavori dovrebbero iniziare a metà novembre, ma io non ci credo più. E intanto, tra promesse e progetti, la discesa continua a franare giorno dopo giorno”. Un evidente sconforto traspare dalle ultime affermazioni della signora Scotto, domiciliata in via Roma e da tempo in lotta con l’amministrazione di Monte di Procida per ottenere la messa in sicurezza del costone sopra il quale vive. Una battaglia cominciata nel lontano 2000 quando, in seguito ai primo smottamento si susseguirono una serie di frane atte a sgretolare circa 20 metri di strada. “La settimana scorsa sono venuti dei tecnici della regione Campania per visionare la situazione. Hanno scattato foto e – continua la signora Scotto – hanno fatto dei rilevamenti tecnici. Al loro fianco vi era anche Andrea Marasco, responsabile di una sezione dell’Ufficio tecnico locale, il quale sembrava abbastanza contrariato. Nei giorni passati è venuta anche una troupe della Rai che ha documentato tale problema attraverso la trasmissione “Buongiorno Regione”. Anche il sindaco Iannuzzi ha assicurato un repentino intervento”. Dichiarazioni che seguono l’ennesima strage ambientale avvenuta ieri mattina presso Ischia, dove una grossa frana si è staccata da un costone di montagna, nei pressi del porto di Casamicciola, causando la morte di una ragazza di 15 anni, Anna De Felice, ed il ferimento di altre 20 persone. Disastro che segue quello che nel 2006 interessò le pareti del monte Vezzi le quali precipitarono su un casa in cui dormivano sei persone. Una realtà la quale ha scosso le coscienze di numerosi conoscenti della famiglia residente in via Roma: “ Da stamattina ho ricevuto decine e decine di chiamate di solidarietà. Non si può andare avanti così – ha asserito l’affranta moglie del marinaio Scotto - Io ho paura. Ogni volta che sento un tuono mi affaccio dalla finestra con la speranza che non sia caduta la montagna”. Uno stato cose nel quale verte anche la vicina stradina di via Cimituozzo ove l’acqua piovana di queste ultime ore, commista ai liquami ed ai detriti fuoriuscenti dalle fogne che non riescono a raccogliere e smaltire le acque superficiali, scende copiosamente a valle sino a raggiungere, superare ed erodere un piccolo muro di contenimento. Costone il quale era interessato da un progetto, datato Aprile 2006, con cui la Protezione Civile, intervenuta a causa dell’evidente emergenza idrogeologica, finanziava un’opera di riqualificazione, per una spesa di 2,5 milioni di euro. Un’opera di recupero che, in seguito a delle oscure problematiche sorte successivamente, non è mai andata in porto.
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Lavori pubblici: parla Petrone


MONTE DI PROCIDA - 11/11/2009 - Lavori pubblici non completati e spiazzale periferico contrassegnato da reti che lo rendono inusufruibile. Un parcheggio ricco di strisce blu, grosse buche e contrassegnato dalla presenza alberi fatiscenti e non potati. E’ ancora presso il quartiere di Cappella Vecchia che si presentano situazioni d’abbandono e degrado mal vissuto dagli stessi residenti. Una grossa area di sosta, posta a pochi metri dalla vituperata necropoli d’epoca romana infangata da detriti e liquami nel corso dell’ultimo fine settimana, a cui si va ad aggiungere un’ingente piazza alla quale non è possibile accedere. Sito in cui, dall’esterno, appare un caratteristico percorso, contrassegnato da luci e da piante sui lati, attualmente deturpato per il mancato perseguimento dei lavori. Una situazione imbarazzante sulla quale è intervenuto il vice-sindaco del Comune di Monte di Procida, Michele Petrone: “La struttura posta a poca distanza da piazza Mercato di Sabato e vicino all’edificio scolastico della zona, è il cantiere, al momento sospeso, che riguarda la passeggiata che da Cappella dovrebbe raggiungere Monte di Procida. Una vicenda a mio avviso dolorosa in quanto, a causa di una cattiva gestione della direzione lavori e del capo cantiere e quindi di una mancanza di ogni attività ispettiva in corso d'opera – continua un inviperito rappresentante della maggioranza diretta dal sindaco Francesco P. Iannuzzi - ha fatto si che l'intera opera, già difficile e forse progettata su carta senza una cognizione concreta dello stato dei luoghi o ignorando eventuali imprevisti, non avesse un sereno prosieguo in quanto i fondi tra l'altro sono risultati insufficienti. A mio avviso ritengo che già le opere eseguite non sono state realizzate a regola d'arte. Si è in attesa di un rifinanziamento mentre con l'impresa si è avviata la procedura di rescissione del contratto per inadempienze. Ovviamente per dettagli maggiori è utile sentire l'Assessore ai Lavori Pubblici e nello specifico l'ingegnere Marasco responsabile del III Settore”. Una serie di rimproveri e di oggettive ammissioni di colpe che acuiscono ancor di più la rabbia dei cittadini di periferia. Abitanti che, ben consci di dover convivere con l’abbandono dei due comuni limitrofi di Bacoli e Monte di Procida, non possono più sopportare questo stato di cose: “I politici scendono da noi solo sotto la campagna elettorale – asseriva Antonio, commerciante del posto – per chiederci il voto. Siamo completamente abbandonati e nessuno pensa alle nostre difficoltà”. Rabbia per cui, proprio nella scorsa serata, si è tenuta un’assemblea popolare atta a tirare le somme di una situazione d’invivibilità diffusa e reiterata, come testimoniato anche dai numerosi protocolli d’intesi tra i sindaci flegrei, nei decenni.
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Torre di Cappella: strada impraticabile


BACOLI – 10/11/2009 - Continuano gli incidenti automobilistici lungo le strade del comune flegreo. Impantanamenti e guasti tecnici, causati dall’ingente mole d’acqua piovana commista a liquidi di fogna, i quali fanno aumentare l’ira e lo sconforto di automobilisti e semplici residenti. Buche di grosse dimensione ed asfalto screpolato in più punti che divengono ancor più pericolose quando risultano essere ricoperti da fanghiglia ed acqua reflua sgorgante dai tombini e dalle feritoie poste al centro e sul ciglio del condotto stradale. “Sono stanco di tale situazione. Non è ammissibile dover confrontarsi con una realtà tanto disagiata – continua il giovane Enzo dopo aver attraversato la vituperata via Torre di Cappella – senza poter comprendere chi sia il colpevole. Se gli incidenti ed i fattori di rischio sono reiterati nel tempo, ciò vuol dire che all’errore umano va ad aggiungersi un fattore di rischio alimentato da una mancata manutenzione straordinaria ed ordinaria da parte degli organi comunali che non può essere accettabile. L’altro giorno ho avuto dei danni pari a 1750 euro perché l’acqua, alta quasi un metro, è penetrata all’interno dell’autovettura”. Amare constatazioni che, nel corso della passata stagione invernale, avevano spinto i cittadini del posto a contattare il folcloristico “Capitan Ventosa”. Inviato del tg satirico “Striscia la Notizia” che, ricoperto dal solito vestito giallo, aveva insignito il comune di Bacoli con il goliardico “Premio Groviera”. Onorificenza consegnata direttamente nelle mani di Michele Balsamo, coordinatore degli Uffici tecnici municipali, il quale, dopo un primo momento di stupore, aveva così rassicurato gli abitanti locali: “Stiamo cercando di riparare le strade. Attendiamo che finisca il maltempo dato che sta piovendo da tre mesi di fila. E’ nostro intento – asseriva un titubante ingegnere – fare dei tappetini. La situazione di degrado non va avanti da tempo. I cittadini di Bacoli sono da rispettare e da accontentare per quanto possibile”. Asserzioni alle quali, in seguito alle nuove piogge autunnali, non è ancora seguito alcun miglioramento. Da segnalare inoltre lo sgretolamento di asfalto lungo la trafficata e centrale via Panoramica. Uno snodo centrale di comunicazione tra il centro di Bacoli, la frazione di Cappella e il comune di Monte di Procida, da due mesi delimitato da apposite transenne e mai interessato da un’opera di riassestamento e messa in sicurezza da parte dell'ufficio tecnico montese. Motivo per cui, a causa delle continue piogge,stanno aumentando le crepe e la presenza di buche lungo l’intero tratto viario di periferia.
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I pontili montesi: accuse e benefici


MONTE DI PROCIDA – 10/11/2009 - “Rinuncio al mio possibile beneficio e, nonostante sia d’accordo con il senso dell’articolo, mi astengo dalla votazione atto alla convalida dello stesso”. Con tali dichiarazioni Lubrano Lobianco, consigliere di maggioranza, ha risposto alle perplessità avanzate dai banchi della minoranza, e dal pubblico presente nella sala Ludovico Quandel durante l’ultimo consiglio comunale. Diatriba politica scaturita in seguito all’approvazione dei punti che andranno a costituire il nuovo regolamento di gestione della concessione del porto di Acquamorta. Spazio marino di proprietà regionale ma costantemente dato in gestione al piccolo comune flegreo. Località simbolo e cardine dell’intera economia locale per cui si è ritenuto opportuno stabilire per iscritto una regolamentazione atta all’assegnazione dei posti barca lungo la darsena, il campo boe ed i pontili galleggianti. Concessioni, che avverranno con bando e successiva graduatoria, seguendo un ordine che andrà a privilegiare in primis i pescatori professionali con imbarcazione di misura lineare di 9 metri e poi “i residenti a far data dal 27-11-2006, che certifichino la sede di lavoro nell’isola di Procida o di Ischia e per i quali – continua l’articolo 5 - le imbarcazioni sono necessarie per recarsi sul posto di lavoro”. Eventualità, quest’ultima, che ha destato un forte clamore da parte del consigliere Giuseppe Pugliese: “Questa situazione è imbarazzante. Con una sola norma, si andranno a privilegiare circa 3 o 4 persone. Residenti che, tra le altre cose, siedono tra i banchi di questo consiglio comunale. Ripeto a tutti – ha asserito il capogruppo di “Svolta Popolare” – che le leggi devono seguire i principi di generalità e astrattezza. E’ assurdo fare una legge guardando in faccia il destinatario della stessa. Se non aboliremo questa disposizione, saremo passibili di denuncie e richiami dagli organi competenti. Questa norma è ad personam”. Chiare assunzioni di responsabilità, rivolte verso lo stesso Lubrano Lobianco il quale trova domicilio a Monte di Procida ma lavora sull’isola di Procida, con cui si è messa luce su di una questione a dir poco imbarazzante. Articolo il quale, in seguito alle dichiarazioni del sindaco Iannuzzi atte a rinforzare la validità del provvedimento e salvaguardarne l’aspetto lavorativo e successivamente la rinuncia del consigliere incriminato, è stato mantenuto in vigore attraverso i voti della maggioranza.
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Carannante all'amministrazione montese: "siete degli incompetenti!"


MONTE DI PROCIDA – 10/11/2009 – Circa 200 mila euro per un esproprio. Giunte le prime risposte circa la problematica economica relativa ai loculi montesi. Un contenzioso, tra maggioranza ed opposizione ed un’ipotesi di richiesta immotivata, pari a 230 mila euro. Una serie di lavori per i quali si era preventivata una spesa atta alla costruzione di 556 loculi, suddivisi in due fasce d’appartenenza, che ogni cittadino montese potrà acquisire attraverso una concessione novantennale. Un’occupazione possibile dietro il pagamento di una tariffa media da 1900 euro a nicchia. Cifra, preventivata tra gli introiti di bilancio, la quale conti alla mano e secondo quanto continuamente sottolineato dagli uomini di “Svolta Popolare”, non coincide con i reali costi del progetto originario. Piano di lavoro per i quali si previde una spesa di 878 mila euro, ma per cui oggi si richiedono degli incassi, pagati successivamente dall’utenza locale, lievitati sino ad 1 milione e 104 mila euro, con un disavanzo di poco inferiore ai 230 mila euro. “ Da Marzo attendevo risposte. Quest’amministrazione – continua il consigliere Carannante - ha deliberato la costruzione di loculi cimiteriali in un modo per cui i cittadini saranno costretti a pagare anticipatamente il loro costo senza vederne la realizzazione. Un’opera per la quale io prevedo dei tempi non molto celeri. Mi è stato detto che il citato incremento arbitrario di cassa, pari a 230 mila euro, sarà utile per pagare i diritti di segreteria. Diritti che secondo quanto affermato all’articolo 162, comma 6, del decreto legislativo 267, non dovrebbero superare il 5% della spesa. Ora la domanda da un punto di vista politico è questa: come mai l'amministrazione intende praticare un prezzo così eccessivo? Quali sono le norme che prevedono un tale e spropositato aumento?”. Perplessità a cui è giunta la risposta dell’assessore Scotto Lavinia: “ L’amministrazione Iannuzzi pratica i prezzi più bassi dell’intera area flegrea. Per tale motivo dobbiamo essere orgogliosi. Il danaro richiesto è relativo ad un esproprio che abbiamo dovuto compiere in passato lungo l’area adibita al cimitero”. Asserzioni le quali hanno scaturito l’ira del rappresentante di “Svolta Popolare” che, alzatosi in piedi per manifestare il suo lecito dissenso, ha così redarguito l’esponente del Pdl cittadino: “Siete degli incompetenti. Parlate di un esproprio che, per la quasi totalità, ha compiuto l’ex amministrazione di centro-sinistra. Richiedete del danaro che avete già preventivato negli 878 mila euro iniziali. Sono assolutamente insoddisfatto”.
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Maltempo: disagi nell'area flegrea


POZZUOLI– 10/11/2009 - Ancora piogge, ancora disagi. Continua a rinsaldarsi il forte nesso di consequenzialità causa di difficoltà ed inefficienze. Criticità che si manifestano ogniqualvolta i paesi dell’area flegrea vengono colpiti da un mite maltempo autunnale. Crepe, frane, smottamenti ed incidenti di varia natura che anche nella giornata di ieri hanno interessato le località di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida. Come gli allagamenti avvenuti presso gli scavi della rimodernata piazzetta “Mercato di Sabato”, antistante la necropoli romana di Cappella vecchia, che hanno provocato l’intervento dei volontari della Protezione civile e per i quali l’amministrazione capeggiata dal sindaco Francesco Iannuzzi ha provveduto a stanziare una somma pari a 28 mila euro atta per l’istallazione di due elettropompe idrovore da 1400 litri al secondo. Macchinari, voluti dalla giunta riunitasi lo scorso sabato subito dopo il maltempo e descritti in un comunicato stampa diffuso dall’assessore Rocco Assante di Cupillo, che entreranno in funzione con le prossime pioggia, onde prevenire possibili futuri fattori di rischio. Impellenze che, al di là degli interventi straordinari, dovrebbero focalizzarsi sul riammodernamento dell’intera rete fognaria di periferia, costruita negli anni 60’ ma mai realmente interessata da lavori di riqualificazione. Falle preoccupanti le quali continuano ad allarmare anche le case e i negozi posti lungo l’intera arteria di frontiera. Timori che sono stati vissuti anche dai residenti e i dai numerosi automobilisti rimasti intrappolati nelle abitazioni e nelle auto a causa dell’alto livello d’acqua che in alcuni punti ha raggiunto il metro d’altezza. In via Montenuovo Licola Patria, la pioggia ha provocato il crollo di parte del muro di contenimento nei pressi di un ristorante. Mentre a qualche centinaia di metri di distanza, una sorta di voragine si apriva in via Domitiana, nella zona di arco Felice, in direzione Licola. Per diverse ore problemi alla viabilità e traffico in tilt verificatosi presso le strade bacolesi di via Giulio Cesare, via Ottaviano Augusto e la tortuosa via Torre di Cappella. La prima, nei pressi dello stabilimento Alenia, è stata interdetta alla circolazione a causa di problemi tecnici, derivanti dall’abbondante pioggia, presenti su due mezzi pubblici della Eavbus. La seconda, per cui si era programmata un’opera di riqualificazione, perennemente caratterizzato dalla presenza di smottamenti di terriccio, da un’ingente mole d’acqua discendente a forte velocità e da grosse buche generatrici di frequenti incidenti automobilistici. Forti disagi anche lungo le principali arterie puteolane di via Fascione, via Solfatara, Corso Umberto I nei pressi del lungomare “Pertini” e il centro storico, interessate anche da fango e detriti. Rallentamenti che hanno coinvolto i trasporti ferroviari lungo la tratta Montesanto – Torregaveta, ove per più di un’ora i convogli della Cumana, provenienti dal capolinea napoletano, non hanno potuto proseguire oltre la stazione di Bagnoli. Infine vi sono da segnalare le nuove ed inquietanti frane avvenute presso via Fusaro in Bacoli e via Panoramica e via Diaz in Monte di Procida.
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Frane in via Diaz


MONTE DI PROCIDA – 09/11/2009 – Ancora frane lungo il territorio di provincia. Smottamenti che, in seguito al maltempo dei giorni scorsi, hanno nuovamente interessato la centralissima via Panoramica e la vituperata via Diaz. Stradina, quest’ultima, già colpita da pericolosi allagamenti nel corso degli acquazzoni d’inizio Ottobre, causati dall’inefficienza della rete fognaria. Crolli, ancora ieri mattina segnalati da apposita segnaletica, ai quali si è cercato di porre un tampone mediante l’intervento in loco dei tecnici del comune e di alcuni dipendenti dediti alla manutenzione straordinaria. Un disagio evidente e reiterato per cui è stata convocata una giunta straordinaria per le ore 16:00 di ieri e dalla quale dovrebbero giungere i nuovi moniti utili per approntare le decisive opere di messa in sicurezza. Mancata prevenzione, tanto decantata ma mai messa in essere, per cui si è venuta a creare una condizione tale da rendere inaccessibili alcune arterie del paese completamente infangate da terriccio caduto in serata. Ma tra i vari disagi, è la zona di via Diaz a destare le maggiori preoccupazioni. Difatti, al di là del crollo del terreno sottostante l’ex cinema “Il Faro” è venuto giù anche un masso di cemento carico di una serie di tubi di scolo. Immagini, non nuove ai cittadini del posto, che ripongono dubbi sull’efficienza del sistema fognaria di un paese, all’avanguardia sotto altri profili gestionali, ma sovraccaricato da una massiccia presenza di edilizia spontanea. Dimore abusive o ancora in richiesta di condono che vanno ad appesantire ed aumentare i fattori di rischio. Pericoli ai quali, come già testimoniato dalle tragedie di Messina e di Sarno, se non si riuscirà a trovare una manovra-tampone, continuano ad incrementare la paura di frana lungo le estremità di via Roma e via Cimituozzo. Località ove, nonostante la presenza di case, non è ancora stata messa in essere alcuna operazione di messa in sicurezza.
Nel frattempo arrivano i comunicati stampa rassicuranti da parte dell’assessore Assante di Cupillo “Già durante il nubifragio è stata attivata l’unità di crisi fortemente voluta dal Sindaco e dalla Giunta che ha visto coinvolti diversi funzionari e dipendenti comunali, i quali hanno attivato i primi interventi di messa in sicurezza ed eliminazione delle situazioni di maggior pericolo. Il Sindaco ha inoltre chiesto il supporto della Protezione Civile che installerà, presso il sito archeologico di Cappella, una pompa idrovora per prevenire nuovi allagamenti in attesa dei lavori di messa in sicurezza che inizieranno la prossima settimana.”
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La necropoli inondata dalla melma


MONTE DI PROCIDA – 09/11/2009 - Sirene spiegate, auto impantanate in acque putride e fetide ed una necropoli d’epoca romana lasciata marcire nel più totale abbandono. Un sito d’interesse internazionale, completamente ricoperto da acque nere e fanghiglia giunta in loco a causa delle enormi falle presenti lungo le condotte fognarie, portato alla luce attraverso investimenti pari a milioni e milioni di euro. Scavi, cominciati nel lontano 2003 e finanziati dal danaro pubblico proveniente dal Por Campania 2000/06, dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Sovrintendenza di Napoli e Pompei, con i quali si è portato alla luce un complesso di tombe stante lungo la strada che collegava il municipium di Miseno con la gloriosa cittadina di Cuma. Necropoli monumentale, tipica del’epoca latina e interessato dall’ingente presenza di epigrafi sepolcrali, erroneamente considerata nel corso del XVII secolo come sede di un circo utile per manifestazioni ludiche e corse di cavalli. “Mercatum Sabathi” il quale per una giornata ha assunto le sembianze della vicina cisterna conosciuta col nome di “Piscina Mirabilis”. Una condizione d’assoluta emergenza con cui si sono poste in evidenza due sconfortanti criticità: la mancanza di un adeguato sistema fognario e la presenza di grosse buche in zone sottostanti il manto stradale. Problematiche più volte discusse all’interno di consigli comunali congiunti effettuati tra i due comuni limitrofi di Bacoli e Monte di Procida, realtà compartecipi e corresponsabili del quartiere di periferia. Sedute consiliari ove, al di là delle continue promesse amministrative e degli excursus circa le decennali deficienze locali, non si è ancora riusciti a risolvere alcuna problematica. Difatti basti pensare che le condutture fognarie, poste in loco negli anni ’60 e attualmente sversanti nella circumlacuale di Miseno e Miliscola, non hanno mai successivamente subito un’opera di riqualificazione e di adeguamento alle nuove condizioni esistenti e al maggior numero di abitanti residenti in zona. Cloache a cielo aperto che si palesano ogni qualvolta la fognatura è sovraccaricata dalla presenza di acque bianche le quali, proprio a causa dell’esigua capienza delle condutture sotterranee, vanno ad aggiungersi alle acque nere determinandone la fuoriuscita in strada. Uno stato di cose non alterato, ma forse aggravato, dai recenti lavori di restauro della nuova piazzetta Mercato di Sabato. Opere, iniziate ad inizio millennio e completate circa 6 mesi fa, grazie a cui si era pensato di ridare slancio al turismo ed alla salubrità dell’area mediante la presenza di una pizzetta sovrastante alla necropoli sovracitata. Un modo per rendere visibile le bellezze architettoniche attraverso la presenza di capannoni caratterizzati da vetrate ad hoc. Lastre di vetro le quali, allo stato attuale, risultano essere utili esclusivamente per potersi rendere conto dei danni arrecati all’ambiente d’epoca romana in seguito all’acquazzone dello scorso giorno. Utile per ammirare la mole d’acqua reflua che continua a minacciare il sottosuolo cappellese e le fondamenta di case e negozi posti ai cigli della strada.
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Degrado a Cappella: i cittadini alzano la voce


MONTE DI PROCIDA - 09/11/2009 - “Siamo stati completamente abbandonati dalle istituzioni”. E’ con estrema chiarezza che si sviluppa il grido di rabbia urlato all’unisono dai numerosi cittadini presenti ieri mattina presso la periferica piazza “Mercato di Sabato”. Località di frontiera messa in ginocchio da un acquazzone autunnale e interessata dal repentino e continuativo intervento dei pompieri e della protezione civile. Forze dell’ordine, tra cui si è contraddistinta anche la presenza di un paio di squadre di vigili urbani,le quali hanno cerato di porre una pezza alle numerose inefficienze della rete fognaria locale. “Ieri pomeriggio la località di giù Cappella era un vero e proprio fiume in piena – asserisce il giovane Toni, residente del posto – basti pensare che la necropoli rinvenuta circa anni fa era divenuta una sorta di cisterna ricca d’acqua piovana commista ad acque nere. Uno stato di cose che ancora stamane ha lasciato una spessa patina di fanghiglia sia nel fondo dei reperti archeologici che in strada. Arteria principale che, come ormai da decenni, non ha retto all’acquazzone mettendo in risalto le criticità dell’intera rete fognaria. Un sistema che presenta tubi dal diametro troppo stretto”. Disagi evidenti ai quali si sono aggiunte le incomprensioni trai vigili di Bacoli e Monte di Procida: “Questa via è per metà bacolese e per metà montese. Motivo per cui – continua Toni – per un po’ di tempo le disposizioni contraddittorie prese dai due comandi di polizia avevano reso impossibile la circolazione lungo la carreggiata. Eravamo intrappolati come dei topi”. Dichiarazioni cariche d’ira a cui si sono aggiunte le delucidazioni del commerciante Antonio: “Qui nessuno ci pensa. Non viene fatta la pulizia ordinaria e quando c’è bisogno di mettere in sesto qualcosa spesso dobbiamo fare una colletta per provvedere da soli alla risoluzione del problema. Abbiamo comprato delle piantine per adornare la nuova piazza abbandonata a se stessa. Cappella vecchia – continua l’inviperito proprietario del circolo “Vecchi ricordi”- presenta una conduttura fognaria fatiscente e costruita negli anni ’60. Non ci vuole un tecnico per capire che tale sistema non può essere più idoneo nel 2009. Le esigenze sono diverse e le abitazioni sono maggiori. Ho contatto più volte il sindaco Iannuzzi il quale ha sempre promesso tanto e fatto poco. Perché vengono solo durante le elezioni per avere il voto? Adesso ci siamo stancati e per tale motivo domani terremo un’assemblea pubblica per decidere cosa poter fare. Qui anche le casesono a rischio crollo se continuano le infiltrazioni”. Una discussione aperta a tutta la cittadinanza con cui si cercherà di unire di forze in vista delle prossime azioni da intraprendere per poter sensibilizzare i due comuni limitrofi a lavorare insieme in vista di una pronta ed obbligata riqualificazione dell’intera area
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Questione loculi arriva in Consiglio Comunale


Loculi, interrogazioni da parte della minoranza e 230 mila euro di dubbi. Si è tenuto ieri sera, presso l’aula consiliare Ludovico Quandel dalle ore 18:30, il Consiglio comunale di Monte di Procida. Seduta all’interno della quale si è discusso, tra le altre cose, dell’approvazione del regolamento del porto di Acquamorta e dell’annosa questione della nuova costruzione dei loculi presso il cimitero locale. Tematica posta all’attenzione dell’uditorio attraverso un’interrogazione consiliare firmata dal consigliere di “Svolta Popolare”, Antonio Carannante. Un progetto autofinanziato per il quale è stata prevista una spesa di circa 875 mila euro. Un ingente mole di danaro pubblico che ha destato le perplessità della minoranza circa l’entrata iscritta in bilancio, cioè i soldi che i cittadini montesi andrebbero a versare al comune per una concessione novantennale del loculo, la quale si aggira sulla cifra di 1 milione 104 mila euro. Cifra che evidenzia una differenza approssimativa di 230 mila euro rispetto alla spesa realmente effettuata e che viene imputata a non meglio precisati "diritti" quando, in verità, i diritti di segreteria non dovrebbero essere superiori al 5%. Problematica che, alla data di ieri, non aveva ancora ricevuto alcun tipo di risposta esaustive e sulla quale si è alzato un polverone di lamentele e disguidi. Difatti è stato lo stesso Carannante ad avanzare forti critiche nei confronti della giunta diretta dal sindaco Francasco Iannuzzi: “Quest’amministrazione porterà il nostro piccolo comune al dissesto finanziario. E’ un governo dedito al clientelismo. Adesso voglio ricevere delle risposte ben chiare e precise perché la cittadinanza deve sapere. C’è bisogno di trasparenza. Non è possibile speculare sulle disgrazie della gente la quale, dinanzi ai defunti non bada a spese. E’ una vergogna”. Un’ira testimoniata anche dalle parole di Alessandra Sagliocchi, rappresentante del Comitato civico montese: “Il nostro dovere è quello di recarci in Consiglio comunale perché, in quanto cittadini, dobbiamo informarci su questioni tanto importanti. Al di là dei loculi, per i quali attendiamo un chiarimento dagli assessori preposti, è nostro intento porre luce anche sul piccolo depuratore locale. Una vasca Imhoff, vetusta e malridotta, posta da mesi sotto sequestro giudiziario e causa di numerose deficienze . Problemi che inficiano la vivibilità dell’intero paese, nonché della stessa via Giovanni da Procida ove dal 1956 si trova l’impianto di depurazione incriminato”

07/11/2009
Cronache di Napoli
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Land Art '09


Un meraviglioso percorso naturalistico contornato da una villa patrizia del III sec d.c, un paio di cisterne d’epoca romana, tanto verde ed un museo etnologico. Un folto gruppo di persone ha affollato ieri mattina il rinato parco monumentale del Fusaro. Un’ex oasi del WWF, ritornata ai bagliori di un tempo dopo 7 anni d’incuria e d’abbandono. Un lavoro di recupero portato avanti con estrema fermezza dal binomio costituito dall’Ente Parco Campi Flegrei e dall’associazione “Il Dorso del Delfino”. Un gruppo, senza scopo di lucro, nato dagli operatori economici e culturali incontratesi all’interno del Forum dello stesso Parco Regionale presieduto da Francesco Escalona, anche lui presente stamane “in loco”. Lavori intensi grazie ai quali si è data origine all’iniziativa “Land Art Baia ‘09”. Una passeggiata lungo circa 13 ettari di macchia mediterranea ove si è potuto assistere alle opere d’arte realizzate con foglie, legni, cortecce e pietre raccolte sul posto in uno scenario mozzafiato affacciante sul golfo domitio-flegreo. Una tre giorni grazie a cui è stato permesso a tutti gli interessati di ammirare, in maniera assolutamente gratuita, le bellezze di una località per troppo tempo dimenticata e trascurata. Difatti il parco monumentale, dopo un contenzioso apertosi tra un privato cittadino ed il WWF è stato lasciato nelle mani della Sovrintendenza Archeologica di Baia la quale, a causa di una cronica mancanza di danaro, non era ancora riuscita a trovare un gruppo interessato alla gestione dello stesso. Proposta che, quasi come fosse una sfida, ha spronato un folto gruppo di operatori locali a provare l’ardua impresa gestionale. Una voglia che ha spinto gli organi preposti a stringere un sodalizio semestrale con l’associazione “Il Dorso del Delfino”, attraverso l’opera di mediazione dello stesso Ente Parco, la quale ha garantito, senza alcuna forma remunerativa e mediante l’autofinanziamento, la manutenzione ordinaria ed il controllo dell’intera area. “Proprio oggi scade la concessione con la Sovrintendenza ed in sei mesi siamo riusciti a fare molto, ripulendo gran parte del parco monumentale di Baia – asserisce Giannantonio, coordinatore del gruppo – abbiamo già chiesto di rinnovare la convenzione per altre 12 mensilità con le quali abbiamo intenzione di potenziare ancor di più tutta la zona. Ci sono altri tragitti da diserbare con i quali poter raggiungere, attraverso percorsi naturalistici, il “Colombaio” del Fusaro ed i “Fondi di Baia”. Il lavoro da fare è ancora molto ma ci sono tanti progetti da poter portare avanti”.

09 Novembre 2009
Cronache di Napoli
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Cappella: i beni archeologici


Sirene spiegate, auto impantanate in acque putride e fetide ed una necropoli d’epoca romana lasciata marcire nel più totale abbandono. Un sito d’interesse internazionale, completamente ricoperto da acque nere e fanghiglia giunta in loco a causa delle enormi falle presenti lungo le condotte fognarie, portato alla luce attraverso investimenti pari a milioni e milioni di euro. Scavi, cominciati nel lontano 2003 e finanziati dal danaro pubblico proveniente dal Por Campania 2000/06, dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Sovrintendenza di Napoli e Pompei, con i quali si è portato alla luce un complesso di tombe stante lungo la strada che collegava il municipium di Miseno con la gloriosa cittadina di Cuma. Necropoli monumentale, tipica del’epoca latina e interessato dall’ingente presenza di epigrafi sepolcrali, erroneamente considerata nel corso del XVII secolo come sede di un circo utile per manifestazioni ludiche e corse di cavalli. “Mercatum Sabathi” il quale per una giornata ha assunto le sembianze della vicina cisterna conosciuta col nome di “Piscina Mirabilis”. Una condizione d’assoluta emergenza con cui si sono poste in evidenza due sconfortanti criticità: la mancanza di un adeguato sistema fognario e la presenza di grosse buche in zone sottostanti il manto stradale. Problematiche più volte discusse all’interno di consigli comunali congiunti effettuati tra i due comuni limitrofi di Bacoli e Monte di Procida, realtà compartecipi e corresponsabili del quartiere di periferia. Sedute consiliari ove, al di là delle continue promesse amministrative e degli excursus circa le decennali deficienze locali, non si è ancora riusciti a risolvere alcuna problematica. Difatti basti pensare che le condutture fognarie, poste in loco negli anni ’60 e attualmente sversanti nella circumlacuale di Miseno e Miliscola, non hanno mai successivamente subito un’opera di riqualificazione e di adeguamento alle nuove condizioni esistenti e al maggior numero di abitanti residenti in zona. Cloache a cielo aperto che si palesano ogni qualvolta la fognatura è sovraccaricata dalla presenza di acque bianche le quali, proprio a causa dell’esigua capienza delle condutture sotterranee, vanno ad aggiungersi alle acque nere determinandone la fuoriuscita in strada. Uno stato di cose non alterato, ma forse aggravato, dai recenti lavori di restauro della nuova piazzetta Mercato di Sabato. Opere, iniziate ad inizio millennio e completate circa 6 mesi fa, grazie a cui si era pensato di ridare slancio al turismo ed alla salubrità dell’area mediante la presenza di una pizzetta sovrastante alla necropoli sovracitata. Un modo per rendere visibile le bellezze architettoniche attraverso la presenza di capannoni caratterizzati da vetrate ad hoc. Lastre di vetro le quali, allo stato attuale, risultano essere utili esclusivamente per potersi rendere conto dei danni arrecati all’ambiente d’epoca romana in seguito all’acquazzone dello scorso giorno. Utile per ammirare la mole d’acqua reflua che continua a minacciare il sottosuolo cappellese e le fondamenta di case e negozi posti ai cigli della strada.

08\11\09
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Maltempo: a Cappella i cittadini si sentono abbandonati dalle istituzioni


Siamo stati completamente abbandonati dalle istituzioni”. E’ con estrema chiarezza che si sviluppa il grido di rabbia urlato all’unisono dai numerosi cittadini presenti ieri mattina presso la periferica piazza “Mercato di Sabato”. Località di frontiera messa in ginocchio da un acquazzone autunnale e interessata dal repentino e continuativo intervento dei pompieri e della protezione civile. Forze dell’ordine, tra cui si è contraddistinta anche la presenza di un paio di squadre di vigili urbani,le quali hanno cerato di porre una pezza alle numerose inefficienze della rete fognaria locale. “Ieri pomeriggio la località di giù Cappella era un vero e proprio fiume in piena – asserisce il giovane Toni, residente del posto – basti pensare che la necropoli rinvenuta anni fa era divenuta una sorta di cisterna ricca d’acqua piovana commista ad acque nere. Uno stato di cose che ancora stamane ha lasciato una spessa patina di fanghiglia sia nel fondo dei reperti archeologici che in strada. Arteria principale che, come ormai da decenni, non ha retto all’acquazzone mettendo in risalto le criticità dell’intera rete fognaria. Un sistema che presenta tubi dal diametro troppo stretto”. Disagi evidenti ai quali si sono aggiunte le incomprensioni trai vigili di Bacoli e Monte di Procida: “Questa via è per metà bacolese e per metà montese. Motivo per cui – continua Toni – per un po’ di tempo le disposizioni contraddittorie prese dai due comandi di polizia avevano reso impossibile la circolazione lungo la carreggiata. Eravamo intrappolati come dei topi”. Dichiarazioni cariche d’ira a cui si sono aggiunte le delucidazioni del commerciante Antonio: “Qui nessuno ci pensa. Non viene fatta la pulizia ordinaria e quando c’è bisogno di mettere in sesto qualcosa spesso dobbiamo fare una colletta per provvedere da soli alla risoluzione del problema. Abbiamo comprato delle piantine per adornare la nuova piazza abbandonata a se stessa. Cappella vecchia – continua l’inviperito proprietario del circolo “Vecchi ricordi”- presenta una conduttura fognaria fatiscente e costruita negli anni ’60. Non ci vuole un tecnico per capire che tale sistema non può essere più idoneo nel 2009. Le esigenze sono diverse e le abitazioni sono maggiori. Ho contatto più volte il sindaco Iannuzzi il quale ha sempre promesso tanto e fatto poco. Perché vengono solo durante le elezioni per avere il voto? Adesso ci siamo stancati e per tale motivo domani terremo un’assemblea pubblica per decidere cosa poter fare. Qui anche le casesono a rischio crollo se continuano le infiltrazioni”. Una discussione aperta a tutta la cittadinanza con cui si cercherà di unire di forze in vista delle prossime azioni da intraprendere per poter sensibilizzare i due comuni limitrofi a lavorare insieme in vista di una pronta ed obbligata riqualificazione dell’intera area

08\11\09
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Consiglio comunale a Monte di Procida


Minacce di denunce, urla, silenzi e tanta tensione ha caratterizzato l’ultimo consiglio comunale tenutosi la scorsa sera in Monte di Procida. Sala “Ludovico Quandel”, ricca di una gremita schiera di cittadini e monitorata a vista dalla presenza di due carabinieri locali, dalla quale sono giunte pesanti considerazioni circa l’operato dell’amministrazione Iannuzzi. Accuse, continue e reiterate durante le 4 ore nelle quali si è svolta la seduta consiliare, proferite a gran voce dai banchi dell’opposizione. Che si parli dell’assegnazione dei pontili d’Acquamorta, della questione dei loculi o di un’inspiegabile omissione d’atti d’ufficio , non cambiano gli aspri toni del consigliere Giuseppe Pugliese: “Questa maggioranza continua a non rispondere alle nostre interrogazioni. Si parla tanto di legalità, legittimità e si professa continuamente la voglia di essere trasparenti e chiari, ma in verità costatiamo continuamente il contrario – ha asserito il rappresentante di “Svolta Popolare” – siamo amareggiati perché in passato si è sempre voluto portare avanti le ragioni della maggioranza attraverso la forza schiacciante dei numeri, evitando il costruttivo confronto con la minoranza”. Asserzioni, corollate da una lunga serie di inefficienze e possibili illeciti amministrativi, a cui sono seguite le ferme risposte degli uomini del Pdl. Un’ira che, dopo un prolungato silenzio, è stata palesata dalle affermazioni di Scotti: “Se il signor Pugliese ha intenzione di denunciare il nostro operato – continua l’ex presidente consiliare – lo faccia subito. Siamo stufi delle sue lunghe lamentele. Lo invito ad avvicinare direttamente le forze dell’ordine che sono questa sera in aula per assistere al dibattito”. Una diatriba aspra originata dalla discussione circa il regolamento di gestione della concessione del porto di Acquamorta. Sito di proprietà regionale, per il quale il Comune chiederà la proroga della concessione sino ai prossimi 4 anni. Una normativa, già discussa tra capi gruppo, costituita da ben 16 punti e tra i quali ha destato enorme scalpore una sezione dell’articolo dedicato all’assegnazione di posti barca nella darsena. Unità nella quale si specifica che “le assegnazioni avverranno con bando, secondo i seguenti criteri che sono nell’ordine: pescatori professionali; residenti a far data del 27 11 2006 che certifichino la sede di lavoro nell’isola di Procida o di Ischia e per i quali la imbarcazione di sua proprietà è necessaria per recarsi sul posto di lavoro”. Prerogative che andrebbero, secondo quanto proferito dallo stesso Pugliese, “a salvaguardare ed a beneficiare solamente 3 o 4 cittadini di Monte di Procida; abitanti che, tra le altre cose, siedono anche nello stesso Consiglio comunale”. Accuse, supportate dal vociferare dei paesani presenti in sala, alle quali ha risposto prima il sindaco Iannuzzi . “Ha ragione Pugliese. Questo punto è stato fatto per favorire il lavoro di determinate persone. E’ giusto dire che questa sezione della regolamentazione è ad personam. Ma il nostro intento è quello di salvaguardare i lavoratori

7\11\09
Cronache di Napoli
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Spazi verdi di Baia: una vergognoso comunicazione


Mancate segnalazioni tra i vari settori del Municipio di Bacoli. Un giardinetto pubblico chiuso al pubblico da diverse settimane ed una miriade d’incomprensioni e di silenzi che riportano luce sulle deficienze della macchina comunale. Un dato di fatto che si concretizza all’atto pratico nella questione relativa alla recinzione dello spiazzale pubblico sito in Baia. Piazzetta posta a pochi passi dal rinomato tempo di Venere, dal riqualificato parco monumentale e dal porto utile per il possibile e saltuario attracco del metrò del mare. Spiazzale da settimane interdetto alla popolazione a causa di lavori e delimitato da una serie di grosse ed evidenti recinzioni in zinco. Giardino il quale, secondo la divisione di compiti predisposta dalle ultime amministrazioni bacolesi, dovrebbe essere costantemente manutenuto dal X settore. Sezione, diretta dal responsabile Giovanni Capuano, dal quale giungono delle preoccupanti ed inspiegabili ammissioni di ignoranza: “Noi non sappiamo nulla circa la chiusura di tale spazio verde. In verità eravamo a conoscenza del fatto che fosse aperto. Anzi – continua un contrariato responsabile dell’unità operativa – siamo sicuri che il giardinetto, come sempre del resto, è aperto al pubblico. D’altronde siamo noi a gestirlo e non vedo come possa essere avvenuto il contrario”. Asserzioni che cozzano con la realtà dei fatti e alle quali sono seguite delle durissimi dichiarazioni: “E’ impossibile che accadano queste cose – ha affermato un dipendente comunale di stanza presso la sede centrale di via Lungolago – è noto a tutti che la responsabilità degli spazi verdi sparsi sul territorio è di esclusiva competenza del X settore. La loro ignoranza non è giustificabile e andrebbe denunciata ai carabinieri. Bisognerebbe contattare le forze dell’ordine e mostragli da un lato le foto della piazzetta e dall’altro le affermazioni proferite dalla sezione addetta alla manutenzione dell’area”. Un’ira molto simile da quella manifestata dal signor Antonio, residente di Baia e da sempre attivo in comitati civici: “ E’ una vergogna. Proprio pochi minuti fa sono passato presso il sito incriminato, e lo stesso era ancora attorniato da recinzioni. All’interno c’è tanta erbaccia e un accozzaglia di materiale di risulta. Tale inefficienza gestionale non mi sorprende affatto”. Evidenza dei fatti, che va avanti da più di un mese, sulla quale ha messo un punto fermo l’ingegnere Michele Balsamo: “Il giardinetto di Baia è interessato da lavori di riqualificazione – continua uno stupito coordinatore degli uffici tecnici – non riesco a capire come sia possibile che il X settore non sia a conoscenza di tale situazione”.

Cronache di Napoli
06\11\09
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Il sistema fognario bacolese


Non arrestano a placarsi le polemiche relative agli ultimi interventi della Guardia Forestale. Azioni di legalità con le quali si è portato luce su alcune deficienza proprie di un paio di distributori di benzina di periferia e su la rete fognaria locale, fioriera di numerose falle ed altrettanti disagi pubblici e privati. Condutture e tombini che continuano a manifestare inefficienze ogni qual volta il territorio flegreo sia interessato da maltempi di modesta entità. Un’eventualità manifestatesi anche nel corso del mite acquazzone di ieri, causa di evidenti disagi lungo le arterie di via Giulio Cesare, via Cuma e via Ottaviano Augusto. Un sistema fognario progettato e parzialmente realizzato nel 1977 alla cui linea principale s’allacciano una serie di linee secondarie, tramite gli impianti di sollevamento di Marina Grande, di Baia e del Poggio, ora non più funzionante. Percorsi individuabili in una linea “Circumlago”, occlusa per un 50%, adiacente al lago Miseno, che raccoglie tutte le acque nere provenienti da Bacoli – centro e confluisce nell’impianto di sollevamento di Miliscola, il quale prevede due linee di emergenza: una sversante nel lago e l’altro direttamente nel canale di Procida attraverso una condotta in acciaio lunga circa 2 km. Da detti impianti, i liquami vengono incanalati in un’unica condotta mista, acque bianche e nere, passante per v. Olimpico, v. Mercato di Sabato, v. Giulio Cesare, e premuti all’impianto di sollevamento stante presso la SELEX, classificato come “picchetto 1”: anche queste vasche, in caso di “troppo carico” o di avaria, sversano direttamente nel lago Fusaro. Da notare che su tale tratta, all’altezza di v. Olimpico, è presente l’allacciamento della rete fognaria del comune di Monte di Procida, a quella bacolese.Dagli impianti del “picchetto 1” la linea si divide in due condotte di acque miste: la seconda è stata costruita successivamente, nel 2004, proprio per l’insufficienza della linea iniziale. Da notare che, al di là dell’inefficienza dei sistemi di pompaggio utili per trasportare le acque nere direttamente nel depuratore regionale di Cuma-Licola, sebbene il progetto originario prevedesse, su v. Fusaro e v. Cuma, una rete per le acque bianche, questa non fu mai realizzata, utilizzando tuttora per lo scolo delle acque pluviali, un già esistente canale provinciale, di cui s’è provveduto alla pulizia solo nel 1996. E per tale motivo, per migliorare lo smaltimento delle acque piovane, su v. Cuma, in prossimità delle “Grotte dell’Acqua” fu realizzato nel 2007 un’ulteriore intervento prevedendo tre nuovi scoli nel lago Fusaro. Detto ciò e sebbene gli impianti di sollevamento prevedano scoli del “troppo pieno” in funzione solo in “casi eccezionali”, come copiosità della pioggia o gravi guasti agli impianti, la completa mancanza di manutenzione ordinaria ai canali, ha permesso il deposito di sabbia e detriti nelle condotte, diminuendone la capacità giornaliera. Tant’è vero che un cospicuo numero di condotte risultano utilizzate solo all’80 % della capacità: risulta evidente che è sufficiente una normale “pioggerella” per causare una situazione d’emergenza, ovvero il costante allagamento e la sistematica fuoriuscita di liquami fognari su strada e nelle zone abitate, da cui, attraverso le grate delle acque bianche, lo sversamento nei laghi Miseno e Fusaro.

Cronache di Napoli
04\11\09

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Differenziata a Bacoli e Monte di Procida


Monte di Procida continua a proporsi come modello d’efficienza per ciò che concerne l’annosa problematica della raccolta differenziata. Un paese modello il quale, nel corso dell’ultimo quinquennio, è riuscito a raggiungere una percentuale di raccolta prossima al 70%. Dati entusiasmanti che collocano Monte di Procida, con Sorrento, Massa Lubrense e Piano di Sorrento, tra le 4 realtà campane con il più alto tasso di raccolta differenziata. Un vanto al quale si è dato nuovamente risalto durante una manifestazione “ad hoc” promossa da Legambiente. Evento in cui il paese, insieme a realtà come Vico Equense, Cetara, Positano e Minori, è stato premiato con un premio speciale per la raccolta differenziata evidenziatesi nei comuni turistici. Attestazioni di merito che non hanno coinvolto alcun altra città dei campi flegrei, ove a stento si riesce a raggiungere il 15%. Difatti, se il comune montese nel corso del 2007 raggiungeva un discreto 49,57%, la Bacoli dell’amministrazione Coppola era stanziata ad un promettente 15%. Percentuali poi palesemente modificatesi nel corso del biennio successivo, mostrando un netto miglioramento per la realtà diretta dall’amministrazione Iannuzzi, passata prima al 59,4% e poi all’attuale 61,18%, ed una drastica involuzione del contorto sistema di raccolta del comune di Bacoli. Città ove, secondo quanto voluto prima dall’ex comminnassatio prefettizio Elena Stasi e poi dall’ex sindaco Coppola, tale servizio doveva essere garantito dalla Flegrea lavoro spa. Una società partecipata, per il 51% di proprietà municipale, la quale non è riuscita a raggiungere i risultati insperati passando dal 10,93% del 2008 all’irrisorio 6,69% di questi giorni. Indicazioni precise, segnalate dal sistema informativo rifiuti promosso dal governo centrale, dalle quali si evince che la composizione merceologica di tutti i rifiuti prodotti nella stessa cittadina commissariata consta di un rifiuto misto urbano pari ad uno stratosferico 92,96% e ad un misero 1,34% di rifiuti ingombranti. Cifra mantenuta bassa anche per l’ingente presenza di materiale ingombrante, tra cui lavandini, tv, armadi e fornetti, lungo le arterie del centro e della periferia. Da segnalare infine che, dopo un attento studio dei dati proposti dal “Sir”, i paesi limitrofi di Bacoli e Monte di Procida ben rappresentano, in tale settore, l’inefficienza e l’eccellenza dell’intero panorama dell’hinterland napoletano, costituito da circa 80 comuni. In effetti se la realtà bacolese si colloca al quint’ultimo posto, peggio di Afragola ed Acerra, quella montese è sita al quarto posto

Cronache di Napoli
04\11\09
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