Un meraviglioso percorso naturalistico contornato da una villa patrizia del III sec d.c, un paio di cisterne d’epoca romana, tanto verde ed un museo etnologico. Un folto gruppo di persone ha affollato ieri mattina il rinato parco monumentale del Fusaro. Un’ex oasi del WWF, ritornata ai bagliori di un tempo dopo 7 anni d’incuria e d’abbandono. Un lavoro di recupero portato avanti con estrema fermezza dal binomio costituito dall’Ente Parco Campi Flegrei e dall’associazione “Il Dorso del Delfino”. Un gruppo, senza scopo di lucro, nato dagli operatori economici e culturali incontratesi all’interno del Forum dello stesso Parco Regionale presieduto da Francesco Escalona, anche lui presente stamane “in loco”. Lavori intensi grazie ai quali si è data origine all’iniziativa “Land Art Baia ‘09”. Una passeggiata lungo circa 13 ettari di macchia mediterranea ove si è potuto assistere alle opere d’arte realizzate con foglie, legni, cortecce e pietre raccolte sul posto in uno scenario mozzafiato affacciante sul golfo domitio-flegreo. Una tre giorni grazie a cui è stato permesso a tutti gli interessati di ammirare, in maniera assolutamente gratuita, le bellezze di una località per troppo tempo dimenticata e trascurata. Difatti il parco monumentale, dopo un contenzioso apertosi tra un privato cittadino ed il WWF è stato lasciato nelle mani della Sovrintendenza Archeologica di Baia la quale, a causa di una cronica mancanza di danaro, non era ancora riuscita a trovare un gruppo interessato alla gestione dello stesso. Proposta che, quasi come fosse una sfida, ha spronato un folto gruppo di operatori locali a provare l’ardua impresa gestionale. Una voglia che ha spinto gli organi preposti a stringere un sodalizio semestrale con l’associazione “Il Dorso del Delfino”, attraverso l’opera di mediazione dello stesso Ente Parco, la quale ha garantito, senza alcuna forma remunerativa e mediante l’autofinanziamento, la manutenzione ordinaria ed il controllo dell’intera area. “Proprio oggi scade la concessione con la Sovrintendenza ed in sei mesi siamo riusciti a fare molto, ripulendo gran parte del parco monumentale di Baia – asserisce Giannantonio, coordinatore del gruppo – abbiamo già chiesto di rinnovare la convenzione per altre 12 mensilità con le quali abbiamo intenzione di potenziare ancor di più tutta la zona. Ci sono altri tragitti da diserbare con i quali poter raggiungere, attraverso percorsi naturalistici, il “Colombaio” del Fusaro ed i “Fondi di Baia”. Il lavoro da fare è ancora molto ma ci sono tanti progetti da poter portare avanti”.
09 Novembre 2009
Cronache di Napoli
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