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Ufficio Anagrafe: rissa e diritti negati


BACOLI – 12-11-2009 - Una rissa verbale, sfociata in uno spintone e tanta paura, successiva a ben 13 anni di silenzi ed illegalità. “Sono arrivata nel lontano 1996 in questo comune e giorno dopo giorno mi sento sempre più umiliata. La mia unica richiesta è quella di poter usufruire dei diritti previsti dalla legge. Da più di un decennio aspetto un posto auto per disabili presso l’ufficio municipale in cui lavoro”. Con queste parole la signora Concetta, portatrice di handicap e dipendente comunale di servizio presso l’Ufficio Anagrafe locale, manifesta il suo enorme disagio per un imbarazzante questione perdurante dal giorno del suo trasferimento presso il municipio di Bacoli. “In passato, nelle altre realtà in cui ho avuto il piacere di lavorare, non mi è mai stato negato ciò che mi spetta per legge. Per tale motivo non riesco a darmi una spiegazione di questa continua inefficienza. Ho parlato e denunciato l’illegalità perpetuata ai miei danni – continua l’affranta Concetta – presso tutti gli organi competenti sia verbalmente che per iscritto. Sono andata più volte dai vigili urbani i quali, al di là di una diffusa arroganza e strafottenza, non hanno mai mantenuto le promesse”. Rassicurazioni che avevano portato, nel corso di quest’anno, ad una prima risoluzione della problematica mediante la delimitazione di un posto auto per disabili presso l’entrata della biblioteca comunale posta a pochi passi dallo stesso Ufficio Anagrafe. “Avevano posto un paletto per segnalare l’area a me adibita, munito di un lucchetto il quale, dopo neanche un mese ed in seguito ad aver consegnato la chiave ad un vigile urbano, è stato completamente rimosso riportando tutto allo status quo. Non so a chi devo rivolgermi per una questione che, oltre ad alimentare la mia rabbia e la mia umiliazione, vivo come un dramma personale”. Tematica scottante a cui, lo scorso giovedì sera, è susseguita una caotica rissa atta a rendere ancora più grave la mancata applicazione dei vari decreti del Presidente della repubblica e delle circolari n. 1270 del 1979, n. 310 del 1980 e n. 1030 del Ministero Lavori Pubblici sulle facilitazioni per la circolazione e la sosta dei veicoli per invalidi. “Ero scesa per spostare la macchina ma, proprio mente ero intenta a compiere la manovra per posteggiare in uno spazio vuoto, sono stata prima aggredita verbalmente e poi spintonata alle spalle da un ragazzo. Uno scossone che ha provocato la mia caduta. Non è servito a nulla manifestare la mia tristezza ed il mio rancore presso gli organi di polizia. Nei parcheggi comunali non c’è spazio per i veri portatori di handicap mentre, a causa di una diffusa propensione a rilasciare facilmente i tesserini d’invalidità, persone assolutamente prive di problematiche fisiche possono sostare in spiazzali contrassegnati dalle strisce gialle”. Una realtà dei fatti a cui è giunta la risposta di una responsabile della polizia urbana: “Bisogna constatare se effettivamente la signora Concetta ha messo per iscritto questa denuncia”.

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