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Questione loculi arriva in Consiglio Comunale


Loculi, interrogazioni da parte della minoranza e 230 mila euro di dubbi. Si è tenuto ieri sera, presso l’aula consiliare Ludovico Quandel dalle ore 18:30, il Consiglio comunale di Monte di Procida. Seduta all’interno della quale si è discusso, tra le altre cose, dell’approvazione del regolamento del porto di Acquamorta e dell’annosa questione della nuova costruzione dei loculi presso il cimitero locale. Tematica posta all’attenzione dell’uditorio attraverso un’interrogazione consiliare firmata dal consigliere di “Svolta Popolare”, Antonio Carannante. Un progetto autofinanziato per il quale è stata prevista una spesa di circa 875 mila euro. Un ingente mole di danaro pubblico che ha destato le perplessità della minoranza circa l’entrata iscritta in bilancio, cioè i soldi che i cittadini montesi andrebbero a versare al comune per una concessione novantennale del loculo, la quale si aggira sulla cifra di 1 milione 104 mila euro. Cifra che evidenzia una differenza approssimativa di 230 mila euro rispetto alla spesa realmente effettuata e che viene imputata a non meglio precisati "diritti" quando, in verità, i diritti di segreteria non dovrebbero essere superiori al 5%. Problematica che, alla data di ieri, non aveva ancora ricevuto alcun tipo di risposta esaustive e sulla quale si è alzato un polverone di lamentele e disguidi. Difatti è stato lo stesso Carannante ad avanzare forti critiche nei confronti della giunta diretta dal sindaco Francasco Iannuzzi: “Quest’amministrazione porterà il nostro piccolo comune al dissesto finanziario. E’ un governo dedito al clientelismo. Adesso voglio ricevere delle risposte ben chiare e precise perché la cittadinanza deve sapere. C’è bisogno di trasparenza. Non è possibile speculare sulle disgrazie della gente la quale, dinanzi ai defunti non bada a spese. E’ una vergogna”. Un’ira testimoniata anche dalle parole di Alessandra Sagliocchi, rappresentante del Comitato civico montese: “Il nostro dovere è quello di recarci in Consiglio comunale perché, in quanto cittadini, dobbiamo informarci su questioni tanto importanti. Al di là dei loculi, per i quali attendiamo un chiarimento dagli assessori preposti, è nostro intento porre luce anche sul piccolo depuratore locale. Una vasca Imhoff, vetusta e malridotta, posta da mesi sotto sequestro giudiziario e causa di numerose deficienze . Problemi che inficiano la vivibilità dell’intero paese, nonché della stessa via Giovanni da Procida ove dal 1956 si trova l’impianto di depurazione incriminato”

07/11/2009
Cronache di Napoli

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