BACOLI – 20-11-2009 - Una bombola del gas scoppiata, un boato tremendo ed un prefabbricato, completamente polverizzato, presso il quale da più di un mese è accampato un ucraino. Un disastro evitato quello che avvenne presso la degradata “villa dei pensionati” sita in via Mercato di Sabato, in una sera di circa tre anni fa. “Siamo stati completamente abbandonati dalle istituzioni. E’ impossibile dover vivere in un ambiente sporco, degradato, pericoloso ed in condizioni igienico - sanitarie disumane. Tutti gli amministratori di Bacoli conoscono tale imbarbarimento, ma nessuno si muove”. E’ forte il rancore e la rabbia della comunità di anziani presenti presso lo spiazzale pubblico di Cappella. Un centro sociale, messo in piedi attraverso le collette e la buona volontà dei frequentatori del posto, lasciato marciare in una condizione di fatiscenza nonostante le numerose promesse e le svariate rassicurazioni effettuate, in maniera bipartisan, dalla classe politica locale. “Al momento dell’esplosione, avvenuta in tarda serata, fortunatamente nessuno era presente in zona. Poteva essere una strage causa di decine e decine di morti. Siamo qui per miracolo – asserisce un adirato cittadino del posto, attorniato da un gruppo di compagni pronti a denunciare l’insostenibile stato in cui da anni verte la villetta – noi vogliamo solamente un centro anziani ove poter stare. Non abbiamo mai avuto né la corrente né un posto per ripararci dalle intemperie. Abbiamo rivalutato quest’area, un tempo abbandonata e munita solamente di una baracca distrutta, attraverso delle collette a cui hanno partecipato tantissime persone. Danaro utile per costruire una piccola stanza e per apporre delle lamiere. Un misero luogo di ritrovo al coperto visto anche dall’ex sindaco Antonio Coppola. Primo cittadino il quale, in piena campagna elettorale, ci consigliò addirittura di migliorare la struttura per meglio ripararci dall’umidità. Difatti basti pensare che d’inverno accendiamo della legna in un bidone arrugginito per riscaldarci un po’”. Opere messe poi sotto sequestro poiché illecite e per cui, in seguito allo scoppio di tre anni fa, non si è ancora provveduto ad un lavoro di bonifica e di messa in sicurezza. “Vari politici ci sono stati vicini solo a parole e durante le elezioni. L’ultimo ad interessarsi, soltanto a chiacchiere – continua un anziano - è stato Ermanno Schiano, neo consigliere provinciale. Siamo stanchi di essere presi in giro. In questo degrado corriamo il rischio di ammalarci seriamente. Ci sono topi e pulci ovunque”. Ma la questione diviene ancor più drammatica quando si passa ad analizzare la sporcizia presente nel bagno pubblico ivi stante: “Da quattro anni questo bagno turco è in condizioni vergognose. C’è melma ovunque e nonostante ciò l’acqua continua a scorrere a vuoto. Perché il Comune non effettua la manutenzione ordinaria? In queste zone – conclude un residente - non passa mai nessun addetto municipale per provvedere alla pulizia dello spiazzale”.
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