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Udc di Bacoli: Gamba risponde a Boccalatte

BACOLI – 21-11-2009 - Smentito il vice commissario provinciale con delega di coordinatore politico e riaperta la ferita interna al partito. Sono bastate poche dichiarazioni della giovane Terry Gamba, esponente di punta dell’Udc, per scoprire il velo pacificatore posto nei giorni scorsi dallo stesso Alberto Boccalatte. “L’Udc di Bacoli è ancora spaccato al proprio interno. La divisione interna, sia per il gruppo dei grandi che per quello dei giovani, è legata in particolar modo ad una questione programmatica. La frangia di cui faccio parte, capeggiata dal segretario Antonio Di Meo, punta molto sui beni del Centro Ittico Campano come sicuri fattori di sviluppo. Delle opportunità lavorative per i giovani locali – continua la giovane Gamba - sulle quali fondare il riscatto di un’intera comunità. L’altra sezione di partito invece vuole vendere queste proprietà comunali a terze società private. Non sono assolutamente d’accordo con tale logica imprenditoriale”. Chiare asserzioni a cui sono seguite alcune considerazioni circa i componenti, scelti dallo stesso Boccalatte, da affiancare alla Gamba nella stesura del programma elettorale: “Al mio fianco voglio persone che conoscano realmente le problematiche del territorio. Il coordinatore ha pensato bene di affiancarmi Gianni Illiano, figlio dell’ex consigliere Enzo, Aldo Scotto ed Antonio Illiano, figlio di un volto noto della politica e dell’imprenditoria locale. Quali sono le competenze di tali personaggi? Ciò che deve essere chiaro è che la condizione principale che la nostra corrente pone all’attenzione del partito – asserisce la giovane esponente dell’Unione di Centro - è che nella prossima lista da presentare alla cittadinanza non devono essere presente le solite personalità. Tutti gli ex consiglieri e gli ex assessori di Bacoli che hanno contribuito al degrado del territorio non devono essere candidati tra le fila dall’Udc. E, a mio parere, questo discorso vale anche per i figli di questi ultimi”. Accuse e puntualizzazioni che non sembrano aprire alcun spiraglio per una possibile e prossima riappacificazione, prematuramente data come cosa certa dallo stesso Boccalatte, tra le due aree di partito: “ Io non garantisco nulla al coordinatore. Per la prossima settimana ho convocato una riunione con i rappresentanti della mia schiera e solo lì, una volta aver discusso, potrò asserire con certezza quale sarà la nostra posizione rispetto alla realizzazione di un programma comune. Penso però, visto che non è possibile mettere insieme ciò che non può essere conciliato, che saranno redatti due programmi diversi da proporre all’interno dell’assemblea generale”.

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