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Consiglio comunale a Monte di Procida


Minacce di denunce, urla, silenzi e tanta tensione ha caratterizzato l’ultimo consiglio comunale tenutosi la scorsa sera in Monte di Procida. Sala “Ludovico Quandel”, ricca di una gremita schiera di cittadini e monitorata a vista dalla presenza di due carabinieri locali, dalla quale sono giunte pesanti considerazioni circa l’operato dell’amministrazione Iannuzzi. Accuse, continue e reiterate durante le 4 ore nelle quali si è svolta la seduta consiliare, proferite a gran voce dai banchi dell’opposizione. Che si parli dell’assegnazione dei pontili d’Acquamorta, della questione dei loculi o di un’inspiegabile omissione d’atti d’ufficio , non cambiano gli aspri toni del consigliere Giuseppe Pugliese: “Questa maggioranza continua a non rispondere alle nostre interrogazioni. Si parla tanto di legalità, legittimità e si professa continuamente la voglia di essere trasparenti e chiari, ma in verità costatiamo continuamente il contrario – ha asserito il rappresentante di “Svolta Popolare” – siamo amareggiati perché in passato si è sempre voluto portare avanti le ragioni della maggioranza attraverso la forza schiacciante dei numeri, evitando il costruttivo confronto con la minoranza”. Asserzioni, corollate da una lunga serie di inefficienze e possibili illeciti amministrativi, a cui sono seguite le ferme risposte degli uomini del Pdl. Un’ira che, dopo un prolungato silenzio, è stata palesata dalle affermazioni di Scotti: “Se il signor Pugliese ha intenzione di denunciare il nostro operato – continua l’ex presidente consiliare – lo faccia subito. Siamo stufi delle sue lunghe lamentele. Lo invito ad avvicinare direttamente le forze dell’ordine che sono questa sera in aula per assistere al dibattito”. Una diatriba aspra originata dalla discussione circa il regolamento di gestione della concessione del porto di Acquamorta. Sito di proprietà regionale, per il quale il Comune chiederà la proroga della concessione sino ai prossimi 4 anni. Una normativa, già discussa tra capi gruppo, costituita da ben 16 punti e tra i quali ha destato enorme scalpore una sezione dell’articolo dedicato all’assegnazione di posti barca nella darsena. Unità nella quale si specifica che “le assegnazioni avverranno con bando, secondo i seguenti criteri che sono nell’ordine: pescatori professionali; residenti a far data del 27 11 2006 che certifichino la sede di lavoro nell’isola di Procida o di Ischia e per i quali la imbarcazione di sua proprietà è necessaria per recarsi sul posto di lavoro”. Prerogative che andrebbero, secondo quanto proferito dallo stesso Pugliese, “a salvaguardare ed a beneficiare solamente 3 o 4 cittadini di Monte di Procida; abitanti che, tra le altre cose, siedono anche nello stesso Consiglio comunale”. Accuse, supportate dal vociferare dei paesani presenti in sala, alle quali ha risposto prima il sindaco Iannuzzi . “Ha ragione Pugliese. Questo punto è stato fatto per favorire il lavoro di determinate persone. E’ giusto dire che questa sezione della regolamentazione è ad personam. Ma il nostro intento è quello di salvaguardare i lavoratori

7\11\09
Cronache di Napoli

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