BACOLI – 12-11-2009 - “Il principale abusivo di questa città è il comune di Bacoli. E’ lui il maggiore responsabile dell’inquinamento del lago Fusaro. Uno stato di turpitudine generato dal continuo versamento tra le acque del bacino lacustre, di un ingente quantitativo di scarichi urbani commisti ad acqua piovana. Una vergogna immane causata dalla cattiva gestione prodotta dagli amministratori locali succedutesi nel corso degli ultimi 20 anni”. Tra la pioggia battente andata avanti nel corso di tutta la giornata di ieri ed il proseguimento dell’indagine condotta dal comandate della guardia forestale, Fasano, continua l’opera di denuncia e sensibilizzazione portata avanti dal Coordinamento delle periferie di Bacoli. Comitato civico, da anni attivo sul territorio, il quale ha deciso di porre luce sulle nefandezze e le inefficienze della rete fognaria comunale. “Le fogne della nostra città sono state progettate nel 1997 e non hanno più subito modifiche sostanziali. Per tale motivo – continuava il signor Peppe Lubrano, esperto del settore - per come è stata progettata e per come è abbandonata è normalmente al collasso per cui, è sufficiente una semplice pioggerella per causare l’allagamento e la fuoriuscita di liquami fognari sulle strade e nelle zone abitate. Tra le varie cose vi è da segnalare la mancata realizzazione su v. Fusaro e v. Cuma, sebbene il piano originario prevedesse una rete per le acque nere più una per quelle bianche, di quest’ultima, utilizzando per le acque pluviali, un canale provinciale liberato solo nel 1996 ed immettendo quindi tutte le acque del paese in condotte fatte solo per quelle nere. Bisogna essere ingegneri o scienziati per capire che una cosa del genere non potrà mai funzionare?”. Asserzioni a cui bisogna aggiungere che la mancanza di manutenzione ordinaria, ha permesso il deposito di sabbia e detriti nelle condotte diminuendone la capacità giornaliera dal 20% al 50%, rendendole quindi insufficienti a smaltire anche piogge di modesta entità. Un gruppo di cittadini che, proprio durante la conferenza stampa di martedì sera, ha evidenziato anche lo stato in cui vertono i fondali del lago Fusaro e le rinomate “Grotte dell’Acqua”. “Da uno studio dell’OMS conclusosi nel 2002, che analizzava le percentuali di mortalità generale, la frequenza di alcune neoplasie, e l’incidenza – asseriva la giovane Alessandra Sagliocchi - di malformazioni congenite alla nascita in 196 comuni della provincia di Napoli e Caserta, Bacoli risultava essere in fascia 5, cioè tra gli 8 comuni analizzati con il più alto tasso d’incidenza per determinate patologie. Per dare qualche dato si parte da un 7% in più per il tumore del polmone, a un 16% in più per quello dello stomaco, fino ad arrivare a un picco di 83% in più rispetto alla media per le malformazioni congenite alla nascita. Dal 1967 vi è il sospetto che rifiuti tossici altamente inquinanti come “cromo esavalente” siano stati scaricati liberamente per decenni nel Lago Fusaro. L’ultima relazione dell’Arpac del 2008 rileva la presenza di PCB e IPA superiori ai limiti previsti dal D.Lgs. 152/06”.
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