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Via Roma ancora insicura


MONTE DI PROCIDA – 11-11-2009 - “Mi hanno detto che dalla Regione sarebbero giunti i fondi utili per la messa in sicurezza del costone. I lavori dovrebbero iniziare a metà novembre, ma io non ci credo più. E intanto, tra promesse e progetti, la discesa continua a franare giorno dopo giorno”. Un evidente sconforto traspare dalle ultime affermazioni della signora Scotto, domiciliata in via Roma e da tempo in lotta con l’amministrazione di Monte di Procida per ottenere la messa in sicurezza del costone sopra il quale vive. Una battaglia cominciata nel lontano 2000 quando, in seguito ai primo smottamento si susseguirono una serie di frane atte a sgretolare circa 20 metri di strada. “La settimana scorsa sono venuti dei tecnici della regione Campania per visionare la situazione. Hanno scattato foto e – continua la signora Scotto – hanno fatto dei rilevamenti tecnici. Al loro fianco vi era anche Andrea Marasco, responsabile di una sezione dell’Ufficio tecnico locale, il quale sembrava abbastanza contrariato. Nei giorni passati è venuta anche una troupe della Rai che ha documentato tale problema attraverso la trasmissione “Buongiorno Regione”. Anche il sindaco Iannuzzi ha assicurato un repentino intervento”. Dichiarazioni che seguono l’ennesima strage ambientale avvenuta ieri mattina presso Ischia, dove una grossa frana si è staccata da un costone di montagna, nei pressi del porto di Casamicciola, causando la morte di una ragazza di 15 anni, Anna De Felice, ed il ferimento di altre 20 persone. Disastro che segue quello che nel 2006 interessò le pareti del monte Vezzi le quali precipitarono su un casa in cui dormivano sei persone. Una realtà la quale ha scosso le coscienze di numerosi conoscenti della famiglia residente in via Roma: “ Da stamattina ho ricevuto decine e decine di chiamate di solidarietà. Non si può andare avanti così – ha asserito l’affranta moglie del marinaio Scotto - Io ho paura. Ogni volta che sento un tuono mi affaccio dalla finestra con la speranza che non sia caduta la montagna”. Uno stato cose nel quale verte anche la vicina stradina di via Cimituozzo ove l’acqua piovana di queste ultime ore, commista ai liquami ed ai detriti fuoriuscenti dalle fogne che non riescono a raccogliere e smaltire le acque superficiali, scende copiosamente a valle sino a raggiungere, superare ed erodere un piccolo muro di contenimento. Costone il quale era interessato da un progetto, datato Aprile 2006, con cui la Protezione Civile, intervenuta a causa dell’evidente emergenza idrogeologica, finanziava un’opera di riqualificazione, per una spesa di 2,5 milioni di euro. Un’opera di recupero che, in seguito a delle oscure problematiche sorte successivamente, non è mai andata in porto.

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