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Lavori pubblici: parla Petrone


MONTE DI PROCIDA - 11/11/2009 - Lavori pubblici non completati e spiazzale periferico contrassegnato da reti che lo rendono inusufruibile. Un parcheggio ricco di strisce blu, grosse buche e contrassegnato dalla presenza alberi fatiscenti e non potati. E’ ancora presso il quartiere di Cappella Vecchia che si presentano situazioni d’abbandono e degrado mal vissuto dagli stessi residenti. Una grossa area di sosta, posta a pochi metri dalla vituperata necropoli d’epoca romana infangata da detriti e liquami nel corso dell’ultimo fine settimana, a cui si va ad aggiungere un’ingente piazza alla quale non è possibile accedere. Sito in cui, dall’esterno, appare un caratteristico percorso, contrassegnato da luci e da piante sui lati, attualmente deturpato per il mancato perseguimento dei lavori. Una situazione imbarazzante sulla quale è intervenuto il vice-sindaco del Comune di Monte di Procida, Michele Petrone: “La struttura posta a poca distanza da piazza Mercato di Sabato e vicino all’edificio scolastico della zona, è il cantiere, al momento sospeso, che riguarda la passeggiata che da Cappella dovrebbe raggiungere Monte di Procida. Una vicenda a mio avviso dolorosa in quanto, a causa di una cattiva gestione della direzione lavori e del capo cantiere e quindi di una mancanza di ogni attività ispettiva in corso d'opera – continua un inviperito rappresentante della maggioranza diretta dal sindaco Francesco P. Iannuzzi - ha fatto si che l'intera opera, già difficile e forse progettata su carta senza una cognizione concreta dello stato dei luoghi o ignorando eventuali imprevisti, non avesse un sereno prosieguo in quanto i fondi tra l'altro sono risultati insufficienti. A mio avviso ritengo che già le opere eseguite non sono state realizzate a regola d'arte. Si è in attesa di un rifinanziamento mentre con l'impresa si è avviata la procedura di rescissione del contratto per inadempienze. Ovviamente per dettagli maggiori è utile sentire l'Assessore ai Lavori Pubblici e nello specifico l'ingegnere Marasco responsabile del III Settore”. Una serie di rimproveri e di oggettive ammissioni di colpe che acuiscono ancor di più la rabbia dei cittadini di periferia. Abitanti che, ben consci di dover convivere con l’abbandono dei due comuni limitrofi di Bacoli e Monte di Procida, non possono più sopportare questo stato di cose: “I politici scendono da noi solo sotto la campagna elettorale – asseriva Antonio, commerciante del posto – per chiederci il voto. Siamo completamente abbandonati e nessuno pensa alle nostre difficoltà”. Rabbia per cui, proprio nella scorsa serata, si è tenuta un’assemblea popolare atta a tirare le somme di una situazione d’invivibilità diffusa e reiterata, come testimoniato anche dai numerosi protocolli d’intesi tra i sindaci flegrei, nei decenni.

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