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Abusiviso edilizio a Bacoli


BACOLI – 10.12.2009 - Abuso edilizio in piena area archeologica : dopo i sigilli rischia l’abbattimento un costruzione sita immediatamente al di sopra delle celeberrime Grotte di Cocceio. Una struttura, al cui interno si presentano ben due alloggi ed intestata al nominativo della moglie di un noto imprenditore puteolano, proprietario di attive ludiche ricreative, da tempo sequestrata dal corpo di polizia municipale diretto dalla comandante Maria Alba Leone. Un’azione repressiva la quale però non sembrerebbe essere riuscita a porre fine alla perpetuazione dell’ampliamento di suddetti locali, dato che alla casa, già munita di impianto elettronico e di apposita parabola satellitare, mancherebbe soltanto la pavimentazione interna. Case, attualmente non ancora abitate, le quali giacciono nelle prossimità di una zona scoscesa della collina di Arco Felice Vecchio e a cui va ad aggiungersi un’ingente mole di materiale di risulta e di rifiuti pericolosi lasciati cadere negli interni di una vallata sottostante l’immobile. Una ammasso di spazzatura ed avanzi atti a porre le basi per la possibile realizzazione di un’ ampia terrazza, già in parte completata. Situazione d’emergenza, sia idrogeologica che ambientale, la quale risulta essere l’ennesimo sfregio perpetuato nei confronti del patrimonio archeologico sparso lungo l’intero territorio bacolese e flegreo. Aree che, così come in questo specifico caso, dovrebbero essere costantemente monitorate sia dagli uomini della Sovrintendenza delle provincie di Napoli e Caserta che, in parte, dai rappresentanti dell’Ente Parco Campi flegrei. Difatti, per meglio comprendere le reali e forti difficoltà in cui verte tale settore, basti considerare che le stesse grotte, sulle quali si è manifestato l’abuso, sono chiuse da anni. Uno stato di cose per cui non è servito neanche la preparazione di progetti di riqualificazione sovvenzionati direttamente dai fondi POR 2000-2006. D’altra parte tornando all’illecito e tenuta in considerazione la continua serie di abbattimenti edilizi grazie ai quali le forze dell’ordine provinciali e comunali stanno cercando si sferrare un duro colpo a questa particolare attività imprenditoriale, vi è da rimembrare che già nel corso del 31 luglio 1998, il senatore Galasso così si relazionava all’intero Senato presentando la nuova proposta di legge circa le disposizioni in materia di esecuzione degli ordini di demolizione delle opere edilizie abusive e ripristino dello stato dei luoghi paesisticamente vincolati: “Un recente rapporto di Legambiente sull'"Ecomafia", "Il caso Campania", ha evidenziato che nei comuni della costiera e delle isole del Golfo di Napoli, nell'ultimo decennio, é stato eseguito solamente il 3,9 per cento delle ordinanze di demolizione di opere edilizie abusive emesse dai sindaci”. Perplessità e dati, tutt’ora non del tutto sovvertiti, a cui l’azione antiabusivista dei vigili cittadini sta rispondendo in maniera adeguata; difatti, in attesa delle nuovi disposizioni da prendersi nei confronti dell’edificio sovracitato, sono già partiti due ordini d’abbattimento per altre costruzioni illecite sparse lungo la periferia di Bacoli.

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