BACOLI - 15.12.2009 - Trovata una prima sintonia tra i quattro comuni dell’area flegrea: fatto e presentato l’accordo di reciprocità che unisce le realtà di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Monte di Procida in vista dei prossimi progetti da presentare per la possibile acquisizione del bando per i fondi FAS che afferiscono la linea d’azione “risorse idriche e stato dei corpi idrici superficiali”. Una sintonia, da tempo auspicata, grazie alla quale le stesse città continueranno a perseguire l’obiettivo di raggiungere, entro il 2013 e partendo proprio dalla riqualificazione della rete fognaria locale, la bandiera blu per ciò che concerne la salubrità dell’ambiente marino. Un pensiero comune e trasversale, manifestato già durante le discussioni afferenti ai fondi Pirap, il quale è stato nuovamente riaffermato durante l’ultima riunione intercomunale tenutasi la scorsa settimana. Assise ove, a rappresentare le comunità flegree, vi erano: il sindaco di Monte di Procida, Franco Iannuzzi, un rappresentante dell’ufficio tecnico di Bacoli, l’architetto Ciunfrini, il sindaco di Pozzuoli, Pasquale Giacobbe, l’assessore all’ambiente della Provincia e il presidente dell’Ente parco Campi flegrei, Francesco Escalona. Accordi di reciprocità, previsti nel programma d'attuazione regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) della Campania, i quali prevedono degli accordi negoziali tra la Regione e gruppi di Comuni aggregati nei Sistemi Territoriali di Sviluppo (STS). “Il disciplinare approvato dalla Giunta prevede che i Comuni interessati diano vita ad un organismo intermedio di coordinamento, il Partenariato istituzionale locale, il quale – continua un documento ufficiale redatto dalla Regione - elabora un programma di sviluppo del territorio, lo candida all'accordo di reciprocità con l'Amministrazione regionale e ne sorveglia l'attuazione”. Un organo di fondamentale rilevanza a cui, grazie anche al lavoro di un soggetto gestore dotato di poteri tecnico-amministrativi ed in seguito alla vittoria di un bando, sarà data la possibilità di attingere ad una parte dei 500 milioni di euro previsti dal programma attuativo del FAS regionale. “Questa modalità d’azione – ha asserito giorni fa lo stesso Cesaro, presidente della giunta provinciale, durante la stesura di un medesimo accordo raggiunto tra quindici comuni dell’area Nord di Napoli – rappresenta un nuovo approccio alla filosofia degli investimenti pubblici che noi vogliamo trasferire nella definizione di un nuovo modello di sviluppo locale garantendo, in questo modo, la risoluzione di problemi idrogeologici presenti nelle nostre aree in occasione delle piogge”. Il protocollo d’intesa flegreo, da cui è già scaturito un primo piano di fattibilità da presentare a breve presso gli enti regionali preposti, sarà capeggiato dal comune puteolano.
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