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Passeggiata "verso Cuma"


BACOLI – 10.12.2009 - Tanta voglia di riportare alla luce le bellezze naturalistiche infangante dall’onta estiva del depuratore di Cuma-Licola e “dall’incuria delle amministrazioni”: ha avuto un successo di gran lunga superiore alle aspettative la passeggiata “Verso Cuma” organizzata dall’Associazione culturale Acherusia Palus, tenutasi lo scorso 8 dicembre. I numerosi partecipanti si sono radunati alle 9,30 presso lo stabilimento del Lido Fusaro, dove i proprietari Danilo e Flavio Iannuzzi hanno dato la prima accoglienza. “Lo spettacolo invernale di un mare tanto bello quanto (si dice) inquinato ha lasciato tutti di primo mattino senza parole. Ci siamo incamminati – ha asserito al termine dell’evento Antonio Nocella, presidente dell’Associazione culturale Acherusia Palus - con un lungo corteo silenzioso in partenza dalla “torretta” del Lido Fusaro verso Cuma, attraversando i vari lidi chiusi che sorgono sulla spiaggia, fra la curiosità di qualche pescatore che non si rendeva conto di cosa facessero tutte quelle persone in cammino. I visitatori si sono entusiasmati a stare a contatto con la natura attraverso il lecceto e dietro le dune dove hanno potuto gustare i profumi delle piante della macchia mediterranea, in un posto incantevole a pochi passi da una spiaggia e una strada dove il degrado, dovuto all’incuria principalmente delle istituzioni, non lascia spazio all’immaginazione di ciò che può nascondere una riserva così bella”. Una camminata giunta sino ai resti dell’antico faro di Cuma, della nuova stazione della cumana e nell’area dell’ippodromo degli scavi di Cuma a cui fa seguito una serie di ringraziamenti e di precisazioni: “ Un grazie particolare alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, in nome della dott. Mariarosaria Salvatore e al dott. Paolo Caputo del sito archeologico di Cuma, che ci ha messo gentilmente a disposizione un incricato il quale ci ha aperto i cancelli e ci ha portato i biglietti, preventivamente acquistati. Molti amici però non sono potuti entrare nella zona alta degli scavi perche è stato vietato l’ingresso agli zaini. Una cosa assurda – continua Nocella - alla quale molti, non volendo lasciar incustoditi i propri oggetti e per la mancanza di un deposito bagagli, hanno dovuto interrompere la visita archeologica.Un ulteriore ringraziamento è stato fatto alla bravissima guida autorizzata dalla Regione Campania, Daniela Ibello che ha accompagnato il gruppo”. L’evento, caratterizzato dalla presenza di circa 100 persone entusiaste per ciò che avevano potuto ammirare, e poi terminato verso le ore 15:30.

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