BACOLI – 11.12.2009 -Dopo le promesse istituzionali arrivano i primi atti concreti: cominciati i lavori in via Punta Epitaffio. Cantieri aperti nella prima mattinata di ieri ed utili per poter cominciare a strutturare la prossima installazione di grossi pali di contenimento richiesti precedentemente dall’amministrazione provinciale. Una risposta ai numerosi disagi ed alle lamentele cittadine con cui la Protezione civile, così come attestava documento ufficiale del 4 dicembre firmato dall’ingegnere Bruno Orrico, ha voluto concretamente rassicurare la popolazione locale. Uno snodo peculiare, di competenza della Provincia di Napoli e posto al confine tra i comuni di Bacoli e Pozzuoli, da quasi un anno interessato dalle criticità successive al cedimento del promontorio tufaceo sottostante il manto stradale. Attesa estenuante, motivata in più e più modi nel recente passato dal coordinatore degli uffici tecnici, Michele Balsamo, la quale sembrerebbe avvicinarsi alla conclusione dato che, secondo quanto asserito dai tecnici prodigatesi per la risoluzione della problematica, le opere di riconsolidamento del costone dovrebbero concludersi tra circa tre mesi, permettendo così un insperato ritorno alla normalità. Eventualità mai presa in considerazione dal neo-consigliere provinciale di maggioranza, Ermanno Schiano, il quale, proprio durante la scorsa campagna elettorale, asseriva che la questione “Punta Epitaffio” non si sarebbe risolta prima dell’Agosto del 2010. Un’apertura totale della strada, con conseguente possibilità di un flusso veicolare secondo un regolare doppio senso di marcia, che è resa impossibile dal dicembre del 2008 e per la quale si sono battuti a più riprese le occasionali e momentanee associazioni di ristoratori ed esercenti i quali, consci delle ingenti perdite scaturite in seguito alla chiusura dell’arteria provinciale, scesero svariate volte in piazza e presso la sede del consiglio comunale, riuscendo anche a mettere in essere, grazie all’aiuto di comitati di quartiere, una serie di blocchi stradali. Manifestazioni terminate soltanto intorno allo scorso mese di aprile per via della parziale riapertura della carreggiata ad un unico senso di marcia, regolato attraverso l’utilizzo di un paio di semafori posti ai margini dall’area la quale tutt’ora risulta essere pericolante. Una criticità perdurante a cui vi è d’aggiungere il fatto che, ogniqualvolta la zona interessata viene colpita da un mite maltempo, si verificano sia degli smottamenti che dei cedimenti lungo il muro di contenimento posto in prossimità del mare per arginare un’ eventuale e totale frana del costone rimanente.
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