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Il centro sinistra si spacca....


BACOLI – 30-11-2009 - Sinistra e Libertà gira le spalle al Partito Democratico ed abbandona il tavolo di coalizione: clamorosa ed inaspettata spaccatura tra le forze del centro-sinistra riunitesi in vista delle prossime elezioni amministrative alle quali potrebbero presentarsi ben due sindaci espressione di forze di sinistra. Una possibile alleanza mandata in frantumi prima dai mugugni di Rifondazione Comunista e poi dalla decisiva e netta decisione di Sinistra Democratica avvenuta durante la riunione di “raggruppamento” dello scorso 19 Novembre. “Durante l’ultima assemblea di coalizione con all'ordine del giorno la scelta del candidato sindaco, per la seconda volta il Pd ha chiesto il rinvio della discussione parchè non è ancora arrivato ad una sintesi interna tra i due candidati Giampaolo e Castaldo. Nomi che non sono mai stati portati al tavolo di coalizione ma che già hanno fatto il giro del paese – ha asserito Anna Illiano, rappresentante locale del nascente Sinistra e Libertà – dinanzi a tale irresponsabile atteggiamento politico, la nostra risposta è stata l'abbandono del tavolo perché, a nostro avviso, non sono stati rispettati i criteri stabiliti dai partiti del centro-sinistra per la scelta del candidato”. Difatti già dallo scorso settembre si era pensato che la ricostruzione del centro-sinistra dovesse avvenire a partire da un confronto prima sui punti programmatici più importanti, poi sulle alleanze ed infine sui candidati. Ed è stato proprio questo ultimo punto a destabilizzare definitivamente la possibile coalizione: “superato il confronto programmatico e delle alleanze, abbiamo indicato il profilo del candidato e cioè una figura che avesse esperienza politica, conoscenza delle problematiche del territorio e fosse riconosciuto dai cittadini per l'impegno dimostrato. Una figura la quale – continua Illiano - si ponga l’obiettivo di dare una svolta radicale a questo paese per ciò che concerne le tematiche del lavoro della legalità, dell’ambiente e dell’utilizzo dei beni comuni. Ma, dopo vari rimandi ed invece di iniziare un confronto interno sulle candidature fin dalla caduta di Coppola, il 19 il Pd ha chiesto ancora del tempo”. Asserzioni a cui s’aggiunge un ulteriore attacco politico: “Avevamo stabilito che ogni partito della coalizione , al di là del peso quantitativo, potesse portare un nome. Se invece il PD si ostina a trovare una sintesi interna, vuol dire che ai Democratici – ha asserito la rappresentante di Sinistra e Libertà - non interessa il contributo degli altri partiti ed hanno la presunzione che il candidato debba essere necessariamente espressione del loro partito. Cercano solo di risolvere contrasti interni causati soprattutto dalla battaglia per l'affermazione di protagonismi vari”. Motivazioni che porteranno la forza di sinistra ad avere un confronto con Rifondazione “per verificare la possibilità di presentare alla città una alleanza che tenga insieme almeno tutta la sinistra”.

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