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Rifiuti a Bacoli in via Piscina Mirabilis


BACOLI – 16.12.2009 - Cumuli e cumuli di rifiuti sparsi in strada e nel pieno centro storico cittadino. Nonostante il continui aumento della Tarsu e le passate rassicurazioni degli organi competenti, la città flegrea continua a versare in una situazione d’assoluta emergenza per ciò che concerne la problematica dei rifiuti ingombranti. Materassi, frigoriferi e quant’altro giacciono oramai da settimane lungo i marciapiedi e le corsie di via Piscina Mirabilis e via Ovidio senza che si sia ancora provveduto ad una repentina opera di raccolta e bonifica delle aree interessate. Sversatoi illegali ai quali però, in seguito a svariate telefonate fatte presso la società Flegrea Lavoro spa, a cui dal 2003 è stato affidato il servizio RSU, risultano rappresentare l’unica reale metodo per disfarsi di rifiuti voluminosi. Difatti, ad esclusione del materiale RAEE il quale può essere portato presso la Cooperativa Avino stanziata in via Giulio Cesare, la restante spazzatura viene rimossa soltanto se lasciata direttamente presso i cassonetti dell’immondizia. Una società partecipata, per il 51% comunale e per il restante 49% di proprietà di Italia Lavoro spa, la quale, a causa anche di numerose ruggini ed incomprensioni avute con l’ex amministrazione Coppola, non è riuscita né nell’obiettivo di far attivare un sano e produttivo servizio di raccolta differenziata, così come accade presso il limitrofo comune di Monte di Procida, né a provvedere alla criticità relativa allo smistamento di rifiuti ingombranti. Difatti basti considerare che ad oggi la percentuale di differenziata comunale raggiunge, così come certificato dal Sir, un deludente 6,3% con un esorbitante percentuale riferita al rifiuto misto urbano, superiore al 93%. Ma tornando al degrado delle ultime settimane, vi è d’annoverare l’ingente mole di rifiuti posizionati a poche decine di passi da Cento Camerelle e dalla rinomata Piscina Mirabilis. La più grande cisterna d’epoca romana mai rinvenuta, la quale da oramai diversi mesi è costantemente deturpata dalla mancata raccolta di tale materiale. Una vera e propria discarica a cielo aperto a cui vi è d’aggiungere l’incresciosa situazione in cui di trovano via Bellavista, di fronte alla sede dell’Asl Napoli 2, via Ovidio, a pochi metri dalla Tomba d’Agrippina, via Cupa della Torretta, ove addirittura è lasciato marcire dell’amianto in un sito abitualmente frequentato da bambini e via Cuma in cui, al di là dell’abbandono delle Grotte dell’acqua, vi si denota la presenza di pneumatici e oggetti usurati immediatamente accanto ad una scuola elementare e ad un’area di rifornimento.

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