BACOLI – 27-11-2009- Impossibile effettuare i lavori di consolidamento senza la totale chiusura della strada, possibile solo il prossimo Marzo: continuano i disagi presso la vituperata via Montegrillo. Un percorso cittadino, di competenza della Provincia di Napoli, da quasi un anno interessato dalle criticità successive al cedimento del promontorio tufaceo sottostante il manto stradale. Si allungano i tempi della definitiva riapertura totale della stessa, in attesa della chiusura dei cantieri in prossimità di via Terme Romane, chiusa al traffico veicolare da più di un mese e per la quale si prevedono circa cinque mesi di intensi lavori. Opere utili per il completamento della fermata della Cumana gravitante proprio in Baia, e con le quali si provvederà alla messa in essere di una scala mobile atta a congiungere il tratto ferroviario con la moderna piazza Alcide De Gasperi. Attesa estenuante, motivata in più e più modi nel recente passato dal coordinatore degli uffici tecnici, Michele Balsamo, dovuta questa volta dal fatto che la ditta la quale compierà i lavori, non potrà lavorare senza che venga completamente chiusa via Montegrillo. Difatti la realizzazione dei pali di contenimento potrebbe creare numerosi problemi al traffico automobilistico a causa della presenza in loco di macchinari voluminosi da posizionare sul tratto di strada attualmente aperto mediante un senso unico alternato. Operazioni straordinarie sovvenzionate, secondo quanto riportato dall’ultima seduta della Giunta provinciale del 16 Novembre, da ben 1 milione e 500 mila euro da dividere per la sistemazione del piano viabile in località Scalandrone e quello in via Montegrillo. Perciò, assodato che l’adiacente via Terme Romane riaprirà al pubblico intorno alla metà di Marzo, sarebbe possibile riaprire i cantieri in Punta Epitaffio solo verso la fine del mese sovracitato. Una possibilità scomoda e pericolosa se si pensa che tutt’ora, ogniqualvolta la zona viene colpita da un mite maltempo, si verificano sia degli smottamenti che dei cedimenti lungo il muro di contenimento posto per arginare una eventuale frana del costone. Eventualità che potrebbe aizzare gli animi dei ristoratori della zona, già in passato promotori di proteste, blocchi stradali ed interventi in consiglio comunale, da troppi mesi condizionati da uno stato d’emergenza, divenuto oramai un’anomala e desolante quotidianità. Manifestazioni terminate intorno allo scorso Aprile a causa della parziale riapertura della carreggiata, a cui potrebbe affiancarsi anche l’ira del nascente comitato dei Commercianti e degli Artigiani di Cappella già pronti a tutelare, con forza ed unità, i propri diritti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento