MONTE DI PROCIDA – 24-11-2009 - Crepe, immondizia, fogne otturate ed un evidente stato d’abbandono. Tale è stato lo scenario presentato dai cittadini del vituperato quartiere di Cappella, all’attenzione degli uomini facenti parte del nuovo progetto politico “Svolta Popolare”. Un sopralluogo messo in essere subito dopo la riunione pubblica indetta dalla stessa associazione, pronta a candidarsi per le prossime elezioni amministrative, giunta in loco per presentare le proprie idee e per raccogliere le esigenze e le perplessità della cittadinanza locale. Escursione del territorio eseguita nella mattinata di domenica, atta a costituire il prologo di una giornata interamente dedicata alla realtà di frontiera. Un evento, programmato da diverso tempo, in un primo momento caratterizzato dagli interventi delucidativi di Stefania Marrone, residente del quartiere, Domenico Scotti di Carlo, fondatore del movimento giovanile di “Svolta Popolare”, Ciro Schiano di Cola, membro del gruppo, Antonio Carannante e Giuseppe Pugliese, consiglieri comunali d’opposizione, e Leonardo Coppola, prossimo candidato a sindaco dell’intero movimento, per poi trasformarsi in una vera e propria denuncia sociale capeggiata dalla rabbia di una grossa mole di residenti. Gente comune la quale ha deciso di allontanarsi dalla centralissima piazza “Mercato di Sabato”, in modo tale da poter porre luce sulle ataviche problematiche solitamente descritte con foto, video e discorsi dettagliati. Immagini dal vivo che hanno preso il posto delle solite chiacchiere da bar e delle innumerevoli orazioni consiliari. Alla delegazione politica si è mostrato l’indecoroso stato dei tombini, la presenza di crepe presso le dimore private ed una miriade di buche tra i marciapiedi. Ma a destare maggior preoccupazione è stata la zona del “Casale” ove da giorni non viene rimossa la spazzatura, non vi è una fogna funzionante, non si ravvede la presenza di vigili urbani, di uomini addetti alla pulizia di canali di scolo o di semplici spazzini, ed inoltre risulta essere decisamente preoccupante lo stato in cui vertono i palazzi residenziali. Mura segnate dalla mancata manutenzione e da una serie di falle di non poco conto, generate in seguito a piccoli cedimenti strutturali, per cui non è servita l’abnegazione dei comitati civici o la stesura di petizioni popolari, rivolte all’amministrazione montese diretta dal sindaco Francesco Iannuzzi e contraddistinta dalla presenza di ben tre assessori residenti nel quartiere, ricche di decine e decine di firme. Criticità rinforzate dagli ultimi maltempi autunnali che hanno messo in ginocchio gran parte della borgata di periferia. Difatti sono bastate poche ore di pioggia per evidenziare numerosi infiltrazioni sia nei pressi della necropoli romana rinvenuta in zona, che lungo le pareti di negozi ed abitazioni. Allagamenti di grossa portata figli di un degrado generalizzato e di una carenza gestionale utile per rimarcare l’estrema differenza che da decenni intercorre tra il centro di Monte Procida e la zona di Cappella. Tematiche allarmanti le quali saranno discusse all’interno del consiglio comunale che si terrà venerdì prossimo.
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