MONTE DI PROCIDA – 09.11.2009 - Montate le telecamere, manca solo un’idonea regolamentazione. Sono già passati mesi e mesi dalle ultime riunioni istituzionali all’interno delle quali l’amministrazione montese s’approntava a mettere in funzione le moderne apparecchiature di vigilanza già sparse lungo tutto il territorio comunale. Aggeggi i quali, nonostante risultino essere da tempo in funzione, non possono ancora essere utilizzati dal comando di polizia municipale stanziato presso la casa comunale di via Panoramica. Un’impossibilità oggettiva dovuta alla mancata stesura ed approvazione di una serie di norme atte a dare il là a tale metodologia. Legislazione che, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe stato discusso all’interno di una riunione di capigruppo tenutasi nel corso della scorsa settimana presso l’ufficio del sindaco. Assemblea circoscritta dalla quale sembrerebbe fuoruscita una linea unitaria, che accomuna maggioranza ed opposizione, secondo cui gli organi preposti potrebbero proporre la nuova proposta normativa alla prossima discussione consiliare di fine dicembre o di inizio gennaio. “E’ nostra intenzione – ha asserito Giuseppe Pugliese, capogruppo consiliare di Svolta Popolare – aiutare il governo cittadino affinché tali predisposizioni vengano prese entro e non dopo la fine del 2009. Sarebbe assurdo procrastinare ancora quest’impellenza dato che le videocamere sono già state posizionate e devono essere messe quanto prima in funzione affinchè si dia un senso alla loro esistenza. Ho chiesto al sindaco Francesco Paolo Iannuzzi di convocare in questo mese un consiglio comunale ove, tra le altre cose, presentare una bozza di regolamento. Speriamo che il nostro consiglio venga accettato, altrimenti saremo costretti, in quanto comune, a compiere l’ennesima figuraccia a livello regionale”. Un sistema di monitoraggio continuo finanziato in passato attraverso un investimento pari a 100 mila euro, per metà comunale e per l’altra metà sovvenzionato da fondi provenienti dalla regione Campania. Problematiche analoghe d’altronde esistono anche presso la limitrofa città di Bacoli in cui, nonostante gli ultimi incontri ufficiali, non si è ancora attivato alcun servizio di controllo video-sorvegliato. Assisi privati all’interno delle quali figuravano istituzioni del calibro di Ermanno Schianno, consigliere provinciale in quota Pdl, Malvano, Marialba Leone, comandante dei vigili municipali ed Umberto Cimmino, commissario prefettizio baco lese dalla scorsa estate in seguito alle dimissioni di Antonio Coppola ed alla bocciatura del bilancio preventivo.
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