BACOLI – 12.12.2009 - Una preoccupante schiuma bianca commiste ad una lunga serie di perplessità popolari non ancora placate del tutto: i cittadini chiedono l’intervento della Protezione civile. E’ ancora critica la situazione in cui verte il martoriato lago Miseno il quale, soltanto pochi mesi fa, veniva riportato alla ribalta della cronaca locale a causa di un’anomala moria di pesci a cui seguì un forte puzzo di materiale in decomposizione. Una densa spuma presente lungo l’intero perimetro del bacino lacustre, ove tutt’ora è possibile la pesca, che va ancora di più ad alimentare l’esposto cittadino protocollato soltanto nel mese di novembre. “I sottoscritti cittadini, chiedono un intervento della Protezione civile, a seguito dei gravi danni che stanno interessando la città di Bacoli. L’ultimo caso anomalo – continua la petizione firmata da centinaia e centinaia di persone e indirizzata all’attenzione del Prefetto di Napoli, al Comune di Bacoli, alla Regione Campania ed alla Protezione civile – verificatosi è stata la “misteriosa” moria di pesci dello scorso mese di luglio presso il lago Miseno, sulla quale sono intervenuti l’Asl e l?osservatorio Vesuviano. Considerati gli esiti delle analisi e tenuto conto do un’interrogazione urgente presentata al Consiglio Regionale della Campania il 16 aprile del 2007, il detto bacino lacustre veniva già menzionato per la presenza di sostanze tossiche e di azoto totale e fosforo, si richiede con forza l’intervento in loco della protezione civile”. Un provvedimento forte con cui la cittadinanza interessata vuole che “si faccia luce sugli ultimi eventi ambientali; si includa la città di Bacoli tra le aree da bonificare, cosa che non si è mai provveduto a fare in passato e che ci si mobiliti per l’istallazione nello specchio d’acqua del lago Maremorto di una sonda multiparametrica in sondaggio continuo”. Richieste formali a cui non è ancora stata data alcuna risposta ufficiale e che continuano ad inasprirsi a causa della manifesta presenza di materiale inquinante lungo le rive ed i fondali dello stesso lago cittadino. Una situazione ancor più allarmante se si pensa che soltanto un decennio fa l’amministrazione diretta dall’ex sindaco Antonio Illiano s’interesso a mettere in essere una vera e propria bonifica dello stesso bacino lacustre. Opera riqualificativa, costata miliardi e miliardi di lire, che non è purtroppo riuscita a riportare una costante situazione di normalità conseguente alla concretizzazione di un ambiente salubre. Criticità per cui una delegazione di cittadini decise addirittura di porre una serie di foto eloquenti direttamente nelle mani di Walter Ganapini, assessore all’ambiente della Regione Campania giunto in paese per un’assemblea partitica.
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