Un fiume in piena attraversato da centinaia e centinaia di autovetture. Sono bastati venti minuti per palesare le periodiche difficoltà in cui verte il malmesso sistema fognario del Comune di Bacoli. Deficienze, palesatesi intorno alle 12.30 della mattinata di ieri, che divengono ancor più evidenti se si considera la zona periferica della città. Una serie di allagamenti e di straripamenti con i quali si sono messe in ginocchio le arterie del Fusaro e di Cuma. Precipitazioni meteoriche alle quali si sono andate ad aggiungere le acque nere solitamente presenti nel sottosuolo e trasportate, attraverso vetusti sistemi di pompaggio, sino al discusso depuratore regionale di Cuma-Licola. Marciapiedi completamente ricoperti da un flusso di liquami e negozi costretti a chiudere anzitempo a causa dell’ingente mole di fanghiglia giunta sin oltre le imposte d’ingresso. Problematiche reali alle quali si è andata ad addizionare un fetore di fogna che ha costretto i numerosi residenti del posto a rinchiudersi in casa. Via Giulio Cesare, Via Fusaro, Via Cupa della Torretta e via Ottaviano Augusto sono state le arterie maggiormente colpite dal breve maltempo invernale. In particolare, quest’ultima, è stata praticamente interdetta la circolazione dato che il livello del fiumiciattolo ha raggiunto un’altezza pari ad oltre 60 centimetri. Una situazione d’emergenza la quale, proprio in un momento caotico della giornata contraddistinto dalla pausa pranzo e dal termine delle lezioni scolastiche, ha letteralmente paralizzato gran parte della trafficata strada adiacente al rimodernato parco vanvitelliano. Acqua piovana che, in questo tratto, ha raggiunto quasi i 40 centimetri d’altezza, causando numerosi malfunzionamenti e la paralisi del traffico veicolare. Macchine spente nel bel mezzo della carreggiata, auto inondate da un liquido marrone e tanta paura per un folto gruppo di ragazzi rimasti intrappolati all’interno dei locali affaccianti sul ciglio della strada. A ciò c’è da sottolineare la cospicua presenza di tombini rialzati a causa della forza delle acque reflue sottostanti o feritoie completamente otturate da rifiuti di ogni tipo canalizzatisi proprio verso tali canali di scolo. Immondizia, tra cui il contenuto di una capanna solitamente predisposta a contenere oggetti di plastica, che ha continuato ad invadere le corsie viaria rendendo così ancor più pericolosa e preoccupante la situazione. Rischi che hanno interessato anche i vari muri di contenimento, sopratutto dopo la recente caduta notturna di uno di essi, sparsi lungo tutto il territorio bacolese. Maltempo che ha colpito, seppur con danni ben minori, anche il limitrofo paese di Monte di Procida. Comune ove si è registrata la solita e copiosa mole d’acqua stanziatesi presso le stradine di via Giovanni da Procida e via Roma. Località, solitamente colpite da danni evidenti, ove stamattina si è fortunatamente evitata una possibile strage legata al cedimento di costoni. Malfunzionamenti che, particolarmente in stradina in cui è posto il piccolo depuratore locale, si sono verificati i soliti problemi legati alla puzza proveniente dalle putride vasche di disinfezione dell’impianto.
23/10/2009
Cronache di Napoli
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