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Questione viale Olimpico: Diatriba tra commercianti e sindacati


Sembra già terminato il sodalizio instauratosi pochi giorni fa tra i commercianti di Cappella e i rappresentanti provinciali del sindacato Fisa-Cisal. Un legame, voluto dagli stessi sindacalisti per tutelare i diritti degli esercenti, che è stato fortemente minacciato dalla veemente diatriba avvenuta la scorsa sera durante una periodica riunione del Comitato civico locale. Scontro verbale legato a motivazioni di principio che hanno infastidito non poco i componenti dell’assise. Difatti, a creare il motivo del contendere, è stato un mattutino incontro tenutosi tra Carlo Giordano, esponente della Fisa-Cisal, e l’ingegnere Michele Balsamo, coordinatore degli uffici tecnici del Comune di Bacoli. Un’assemblea sulla problematica viaria del trafficato viale Olimpico, della quale nessun operatore commerciale era stato posto a conoscenza. Ennesimo incontro istituzionale al quale, per una pura casualità, è intervenuto anche il giovane Mariano, commerciante del posto. Insolita riunione tecnica nella quale si sono posti alcuni importanti paletti: “I commercianti, così come precedentemente discusso, hanno delegato alla soluzione delle problematiche il signor Carlo Giordano, segretario regionale Cisal, nonché il signor Mariano Di Domenico, commerciante. Nei prossimi dieci giorni – continua il verbale redatto dal discusso confronto tra le parti – saranno realizzati una serie di aree di sosta nell’ambito di un accordo con la Sepsa – Eav, esecutrice dei lavori di messa in sicurezza della stazione di Baia”. Una nota dalla quale sono scaturite numerose e vibranti polemiche: “Non è possibile non avvertire l’assise di tali ed importanti incontri con le istituzioni. Avevamo scelto una delegazione ad hoc – continua un’agguerrita commerciante – e c’è bisogno di rispetto. Mi sento scavalcata, così non si va da alcuna parte”. Affermazioni sedate dal moderatore della serata, nonché promotore del primo sodalizio tra esercenti e sindacati: “Noi dobbiamo fidarci dei sindacalisti. Loro ci tuteleranno. Prima eravamo soltanto un gruppo rivoltosi. Senza questi personaggi – continua il signor Carannante – non siamo nessuno. E’ meglio delegare tutto nelle loro mani. Del resto Cappella ha bisogno di due rappresentanti in consiglio comunale”. Diatriba conclusasi con una pace apparente e cadenzata da una serie d’incomprensioni e urla di dissidenti, non ancora soddisfatti della situazione in cui attualmente verte l’economia locale, palesemente colpita dalle nuove ordinanze sulla viabilità periferica.

23/10/2009
Cronache di Napoli

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