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Bacoli: la fatiscenza dell'ufficio tecnico


Un altro edificio fatiscente posto a poca distanza dal malmesso Municipio cittadino di via Lungolago. Un'altra struttura pubblica insicura atta ad ospitare i numerosi dipendenti dell’Ufficio tecnico comunale. Un settore nodale per la vivibilità e la riqualificazione dell’intero territorio, stanziato da circa sei anni tra le mura di un complesso ricco di crepe, deficienze ed insicurezze. All’entrata, antistante alle imposte d’ingresso, s’innalzano una serie di pilastri ferrosi arrugginiti, contornati da una marea di erbacce nascoste alla visibilità pubblica. Un mancato diserbamento al quale s’aggiunge una saltuaria e produttiva coltivazione di pomodori ed una folta vegetazione di canne di bambù. Giunchi spesso cresciuti sino ai pressi delle finestre aperte al primo piano. All’interno, una serie di screpolature e rigonfiamenti preoccupanti presenti sia nei bagni che nell’ufficio centrale dell’ingegnere-capo Michele Balsamo, veterano coordinatore dei settori tecnici paesani . Tale è la condizione nel quale da decenni verte l’ immobile sito in via Miseno, adiacente al discusso lago Maremorto. Un bacino lacustre troppo spesso puzzolente e caratterizzato nelle scorse settimane da un’anomala moria di pesci a cui, nonostante i prelievi effettuati dall’Asl Napoli 2, non si è ancora data alcuna forma di spiegazione. Una costruzione già in passato, e per circa un ventennio, occupata dagli studenti del liceo scientifico di Bacoli. Un luogo all’interno del quale erano stati ospitati per sostenere le abitudinarie lezioni scolastiche. Un liceo adesso spostato in località Torregaveta, presso la nuova ed avveniristica struttura inaugurata agli inizi del nuovo millennio dopo lunghissimi periodi di lavori finanziati da un’ingente mole di finanziamenti regionali. Una situazione d’imbarazzo che va ad aggiungersi alle varie realtà di degrado presenti lungo tutto il paese. Uffici pubblici lasciati in un evidente stato d’incuria e privi di un’ordinaria manutenzione. Basti pensare all’immondizia posta a pochi passi dagli ingressi dell’Ufficio Anagrafe di via Gaetano de Rosa, o alla serie di computer e stampanti un tempo nascoste alle spalle del Comando dei vigili urbani. Condizioni di palese inefficienza che hanno spinto più e più volte i funzionari pubblici a manifestare il loro dissenso e la loro preoccupazione inerente alla mancanza di sicurezza sul posto di lavoro. Proteste alternatesi nel corso di questi ultimi travagliati mesi di disordini e cambiamenti amministrativi, ai quali non sono ancora giunte delle rassicurazioni. “Provvederemo entro settembre ad adeguare gli edifici municipali alle normative vigenti sulla sicurezza – asseriva una manciata di mesi fa l’ex assessore Vitale, in un incontro tenutosi alla presente dell’ex sindaco Antonio Coppola - i dipendenti non devono assolutamente preoccuparsi. Stiamo ricevendo i fondi per cominciare a breve i primi lavori di riqualificazione”. Parole alle quali, forse anche a causa della caduta dell’ex amministrazione, non è mai ancora stato dato seguito.

21\10\09
Cronache di Napoli

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