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Puliamo il Mondo: impossibile a Quarto


Purtroppo non abbiamo potuto organizzare a Quarto l’evento “Puliamo il mondo” perché l'impresa per il luogo prescelto era faraonica e avevamo l'esigenza del permesso della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Napoli e Pompei”. Con queste parole cariche di delusione e di rammarico, Mariarosaria Luongo, responsabile di Legambiente Quarto e rappresentate del Coordinamento Civico Flegreo, manifesta l’impossibilità di realizzare una manifestazione carica di significati simbolici. Un’opera di sensibilizzazione la quale sarebbe stata utile per riqualificare la necropoli di via Brindisi, portata parzialmente alla luce nel corso degli anni settanta e ottanta. All’interno del complesso funerario, la struttura più antica è il monumentale mausoleo a cuspide piramidale, volgarmente noto come “Fescina”. Struttura attualmente paralizzata in una situazione di assoluto degrado la quale, continua la Luongo: “ ha avuto la sfortuna di essere stato rinvenuto nella mia terra dove l'amministrazione è incurante e la Soprintendenza è distratta. Una zona adibita a vera e propria discarica comunale. Il bene è attualmente in custodia a Legambiente Quarto da circa quattro anni ma non abbiamo l'agibilità per poterci entrare. Per cui si è in attesa di un finanziamento per un progetto fatto dalla Soprintendenza e regalato al Comune. L'amministrazione comunale è insensibile al problema”. Tornando alle immagini ravvisabili “in loco” è possibile imbattersi in un’enorme mole di rifiuti ingombranti, ai quali si presenta il materiale di risulta di “Posta Italiane”. Probabilmente, nella miopia delle istituzioni, la Ditta incaricata al trasporto del macero di un Ufficio Postale locale ha smaltito la carta inutilizzabile direttamente fuori al mausoleo. Carta e cartoni ai quali vanno ad aggiungersi un’incuria palesata dal mancato diserba mento della zona il quale, tutt’oggi, è ricoperto da un’insolita e folta vegetazione spontanea. E pensare che soltanto nel 2006, attraverso la campagna di sensibilizzazione “Salvalarte”, promossa annualmente da Legambiente, si era riusciti a ripulire e bonificare la zona, riportandola in una condizione accettabile.I nostri interventi non sono stati supportati da una seria politica ambientale da parte delle istituzioni. Tutto ciò porta a questo scempio immane al quale non sappiamo come porre rimedio- conclude l’esponente di Legambiente- questo governo cittadino dovrebbe cercare di trovare delle soluzioni adeguate invece che continuare a pavoneggiarsi inutilmente”.

29\09\09
Cronache di Napoli

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