Quattro ore di accese discussioni, un folto pubblico presente, tante interpellanze e poche risposte. Un’elettricità insolita ha animato l’ultimo Consiglio comunale tenutosi presso il Municipio locale. Un botta e risposta continuo, contraddistinto da punte di nervosismo e da eccessive manifestazioni di eloquenza, atto a porre dei punti fermi su tematiche di notevole importanza. Si parte dalle peculiarità relative al nuovo piano viabilità, passando attraverso le future cause civili intentate verso l’amministrazione cittadina, sino a giungere alle accuse rivolte nei confronti della vasca Imhoff. Ma, al di là delle numerose interrogazioni, c’è da rimarcare la massiccia partecipazione della popolazione munita di telecamere e taccuini. Un’adesione che ha comprovato, ancor prima del dibattito, la rilevanza delle patate bollenti poste sul tavolo consiliare. “Il depuratore di via Giovanni da Procida è una struttura fatiscente – asseriva Pugliese, rappresentate di Svolta Popolare – ricca di malfunzionamenti. Durante le scorse manifestazioni, vidi dei responsabili ammutoliti dinanzi ai malumori cittadini. Inoltre ebbi modo di ammirare dei contenitori ricchi di fanghi, in cui erano cresciute delle piantine alte quaranta centimetri. La Gdm, delegata alla gestione dell’impianto, non effettuava la manutenzione da mesi. Una mancanza, mai sottolineata e multata, che l’Ufficio tecnico ritiene attribuibile a delle eccessive precipitazioni meteoriche. Eppure, secondo quanto affermato da studi scientifici, in quel periodo caddero solo pochi millimetri d’acqua”. Accuse alle quali, scavalcando le competenze dell’assessore all’ambiente, dott. Iorio, decideva di rispondere lo stesso primo cittadino: “Il depuratore non è a norma. Non può esserlo perché è stato costruito nel lontano 1956. Per questo – risponde un Iannuzzi – attendiamo che la Regione Campania si attivi per finanziare i nostri progetti”. Delle simboliche asserzioni alle quali s’aggiunge la diatriba sui nuovi sensi unici studiati e messi in essere dall’assessore Rocco Assante di Cupillo. Un punto, sul quale si sono susseguiti circa 15 interventi, che ha decretato la proroga dell’ordinanza sulla viabilità. “Questo piano arreca solo disagi – ha asserito Carannante, consigliere di minoranza – poiché mantiene il traffico sulle strade un tempo trafficate e riesce ad aumentare i punti di criticità. Sarebbe opportuno abolire questa prova e studiare insieme un nuovo programma”. Una proposta che alimenta le seccate risposte della maggioranza che si chiude a riccio prima di sferrare il colpo risolutore, invocando la votazione. “I numeri ci danno ragione. Noi appoggiamo l’assessore Assante – rincarava un infastidito Fevola, capogruppo del Pdl – non capisco perché ci sia tutta questa gente ad ascoltarci”. Il Consiglio si è poi trascinato verso la conclusione a causa di una continua mancanza di elettricità lasciando giusto il tempo per affrontare la questione relativa alle due bimbe annegate l’anno scorso in località Torregaveta. “Ci dovevamo dimettere tutti – urlava Pugliese – poiché furono violate le norme sulla sicurezza. E’ una vergogna immane. Nessun avvocato potrà evitare al Comune di pagare un’ingente somma di risarcimento in sede civile”. Durissime accuse alle quali dai banchi di un sicuro centro-destra rispondeva Lubrano lo Bianco: “Il Comune non ha colpe. Non ci diciamo sciocchezze. Le bambine erano straniere ed in ogni caso non conoscevano l’italiano”.
09\10\09
Cronache di Napoli
Consiglio comunale a Monte di Procida
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