Il Parco del Fusaro vive nel Fusaro

Erbaccia che ricopre i vialetti da poco completati, luci che non s’accendono più e panchine visibili col lanternino. Questa è la situazione in cui verte il rimodernato parco vanvintelliano del Fusaro. Sito di proprietà del Centro Ittico Campano, società per il 99,67% di proprietà del Comune di Bacoli, riaperto al pubblico dopo circa tre anni di lavori. Operazioni di ristrutturazione, finanziate dalla Comunità europea per una spesa di 15 milioni di euro, le quali si suddividevano in cinque differenti progetti. L’intento era quello di creare una avveniristica pista ciclabile e di riqualificare la casina vanvitelliana, gli stalloni, l’Ostrichina e lo giardino storico. Ma il risultato è stato ben altro. Difatti se l’antico Real Casino di Caccia commissionato da Ferdinando IV di Borbone e realizzato da Carlo Vanvitelli, è visibile soltanto nel fine-settimana dalle 17:00 alle 20:00, successivamente all’acquisto di un ticket dal costo di 3 euro, l’Ostrichina e gli stalloni risultano essere quasi perennemente chiusi. Inoltre vi è da sottolineare il fatto che per il parco, nonostante sia usufruibile dalla cittadinanza, non sono ancora stati consegnati i lavori. Ma ciò che arreca ancor più stupore tra i frequentatori del sito è ben altro: “Milioni e milioni di euro per nulla. La pista ciclabile, nonostante i proclami dell’ex sindaco Coppola- continua il signor Francesco – non è percorribile poiché è ricoperta da una folta vegetazione spontanea, sintomo di una assoluta mancanza di manutenzione ordinaria”. Una mancanza alla quale giunge la repentina risposta di un responsabile: “Non abbiamo il danaro utile per sopperire a queste deficienza. Per tale motivo- continua un dipendente del Centro Ittico Campano- volevamo imporre il pagamento di un ticket per l’accesso alla villetta”. Intanto, mentre restano forti le lamentele dei residenti, sul web continua a scorrere un video prodotto da alcuni ragazzi del posto, nel quale si palesa tutta l’inefficienza dei lavori appena conclusi. “Ho visto anche io il video- asserisce lo stesso responsabile- ma non sappiamo cosa farci”.

1\10\09
Cronache di Napoli