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Colletta alla scuola Plinio il Vecchio


Saranno i genitori a sopperire alle palesi carenze presenti presso l’Istituto Comprensivo Plinio il Vecchio del Fusaro. Bagni sprovvisti di carta igienica ed insegnanti privati dei più basilari oggetti utili per portare avanti le ordinarie ore di lezione. Continuano senza sosta i tagli programmati e preventivati dal governo nazionale e messi in essere dal Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Una serie di carenze statali che vanno ad aggiungersi al mancato supporto economico del Comune di Bacoli a cui competerebbe il sovvenzionamento di fondi per ciò che concerne l’acquisto di materiale indispensabile. Oggetti di prima necessità utili quantomeno per garantire il regolare corso degli studi presso gli edifici scolastici di propria competenza. Presa in esame l'estrema precarietà dell'attuale situazione finanziaria dell'istituto, il Dirigente Scolastico, suo malgrado, si vede costretto a invitare i genitori più sensibili e collaborativi, per una straordinaria, fattiva e tempestiva collaborazione diretta. Un sodalizio indispensabile per garantire il normale svolgimento delle ordinarie attività scolastiche dell'istituto, attivandosi a fornire materiale di facile consumo, al momento non acquistabile con le ormai esauste risorse della scuola, come – continua il preside - carta per fotocopie, gessetto per le lavagne, carta igienica, sapone per mani, rotoloni asciugamani, detersivi per la pulizia dei pavimenti e delle pareti pistrellate, secchi, scope , guanti monouso, etc”. Tale è parte del verbale d’assemblea tenutasi lo scorso 13 Ottobre, indirizzata dal prof. Filippo Gnolfo, dirigente scolastico della Plinio il Vecchio, ai genitori della sede principale e delle due succursali dell’istituto comprensivo. Una richiesta d’aiuto spontaneo alla quale si sono susseguiti una serie di allarmanti moniti proferiti dagli addetti ai lavori: “Non riusciamo più a tirare avanti. Le nostre casse presentano dei buchi incolmabili che coinvolgono l’ordinario flusso delle lezioni – ha asserito uno sconsolato professore del complesso scolastico – Abbiamo computer vecchi e malfunzionanti. Inoltre nessuno parla dei numerosi furti che coinvolgono questo plesso. Hanno distrutto il laboratorio di scienze e hanno derubato anche numerosi pc presenti nella sala d’informatica. Subiamo almeno due furti all’anno ed a nulla è servito il servizio di telecamere presente lungo l’intero edificio. A ciò s’aggiunge il fatto che l’amministrazione bacolese non è repentina negli interventi di manutenzione. Nonostante gli innumerevoli solleciti, per aggiustare un rubinetto o un’imposta passano mesi e mesi”. Una realtà amara, confermata anche dai funzionari ed i dirigenti delegati al servizio della pubblica istruzione comunale. “Noi facciamo il possibile. Il nostro badget, pari a 1000 euro, lo abbiamo investito – continua la signora Paparone - per comperare sapone e salviette monouso”. Imbarazzi che si acuiscono nel momento in cui si tenta di fare un raffronto con il limitrofo Comune di Monte di Procida. Un paese ove, se si considera il settore scolastico, sono stati stanziati quasi 9000 euro soltanto per l’acquisto di “materiale per il funzionamento ordinario”.

22\10\09
Cronache di Napoli

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