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Il depuratore di Monte di Procida continua a far parlare di sè


Non poteva credere alle sue orecchie l’ing. De Bari, amministratore delegato della Hydrogest s.p.a, quando, durante l’ultimo incontro delucidativo tenutosi al Depuratore di Cuma , gli veniva riferito che sul territorio campano esistono ancora delle vetuste vasche Inhoff. Strutture che, come quella presente nel piccolo Comune di Monte di Procida, hanno il compito di depurare i liquami di circa 8 mila cittadini. Persone che, forse ignare di ciò che realmente rappresenta questo tipo d’impianto, continuano a pagare la tassa sulla depurazione , mentre altre hanno già fatto ricorso per riceverne il risarcimento. “Siamo stanchi di questa situazione la quale- affermano Franco Macillo e Carlo Giampaolo, ex consiglieri comunali del Partito Democratico di Bacoli- è stata complice del disastro ambientale ed economico generato in quest’ultima estate. Abbiamo più volte fatto presente la problematica al sindaco di Monte di Procida, Francesco P. Iannuzzi, e agli organi competenti ma nulla è stato risolto. Per questo motivo contatteremo l’Arpa Campania in modo tale da far effettuare delle analisi alle acque presenti nelle vasche di disinfezione della vasca Imhoff. Una vasca che, è utile ricordale, è assolutamente fuorilegge”. Dichiarazioni indicative, alle quali fanno seguito quelle di alcuni consiglieri comunali di minoranza dello stesso comune montese: “Io ho protocollato anche un’interrogazione consiliare sulla questione. Dopo reiterate solleciztazioni ho avuto risposta scritta dal sindaco e una relazione dell'ingengere ma non mi ritengo assolutamente soddisfatto di quanto riferitomi. Si parla di problemi burocratici mentre io voglio sapere i perche del mancato funzionamento e della mancata manutenzione. Quello sito in via Giovanni da Procida- continua Giuseppe Pugliese, rappresentante della lista civica Svolta Popolare- è una fossa settica ricca di problemi allucinanti. Per non parlare del tanfo che rende invivibile l’intero circondario. Purtroppo non c’è neanche una manutenzione dei tombini i quali, proprio perchè otturati, non riescono a far defluire l’acqua piovana.”. Ancora più dura risulta essere l’idea del consigliere Carannante (Svolta Popolare): “In attesa che il medico studia, il malato muore. In effetti mentre s’attendono i fondi regionali per il rimodernamento della struttura, la situazione diventa sempre più allarmante. Perchè, se il depuratore nostrano non funziona, l’amministrazione in carica, sua sponte, non ha ancora rimborsato la tassa sulla depurazione?
27\09\09
Cronache di Napoli

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