http://creareblog.blogspot.com/2009/06/post-espandibili-su-blogger-versione.html

Lago Miseno: si attendono i risultati delle analisi


La notizia, come l’insopportabile odore gravitante nei pressi del lago Miseno, continua a suscitare le perplessità ed il rancore di un’intera comunità. Sempre più numerosi i capannelli di cittadini che, con giornale alla mano, discutono e riflettono su quest’ennesimo disastro ambientale. Un tanfo che riporta alla mente quel degrado in cui lo sesso lago era abbandonato soltanto una decina di anni fa. Una moria di pesci che scatena la rabbia del giovane Vincenzo: “E’ sconcertante dover ancora assistere a queste scene d’incuria assoluta. Non conosco le motivazioni della moria, ma sinceramente la situazione è insostenibile. Ieri non si potevano aprire le finestre per via della puzza. Ma la cosa più incredibile sono le decine e decine di gabbiani posti sullo specchio d’acqua per mangiare i pesci morti venuti a galla. Sembra di stare al mercato del pesce di Pozzuoli durante la prima mattinata. Anzi, sfortunatamente, sembra di essere ritornati in quei tremendi anni ’90, quando questo tpo di olezzo non suscitava alcun tipo di clamore”. E pensare che fino a pochi giorni fa era ancora possibile scovare qualche cittadino intento a gettare la propria canna da pesca direttamente nel lago. Gente che, forse inconsapevolmente, restava per ore seduta nelle prossimità della pista ciclabile o della villetta antistante il Municipio e la caserma dei carabinieri. Ma,intanto,tra il chiacchiericcio paesano ed i commenti di sdegno, si fa largo una nuova consapevolezza, figlia di una scellerata abitudine mai terminata: “Tempo fa avevo segnalato delle foto dalle quali si vede chiaramente da quale punto- continua Tony, residente della zona- vengono immessi nel lago liquidi misteriosi e maleodoranti. Nessuno è intervenuto nel frattempo perché a distanza di mesi il liquidi ancora sversano nel lago. Il Comune lo sa e da più di un mese annuncia dei decisivi interventi”. Immagini di scarichi illeciti che inondano l’intero bacino lacustre. Liquami che, dopo aver attraversato le sponde lacuali, giungono direttamente nelle acque del mare di Miliscola. Luogo abitualmente frequentato, durante la stagione estiva, da migliaia e migliaia di bagnanti. Un’ illegalità che continua a colpire un lago da tempo sottoposto ad operazioni di bonifiche. Operazioni di disinquinamento che avevano come obiettivo primario proprio quello di eliminare la marea di scarichi abusivi allocati intorno al proprio perimetro. Una schiuma giallastra che, periodicamente, ancora macchia la salubrità di quest’ambiente un tempo divenuto la cloaca dell’intera Bacoli. Sversatoio, luogo di approfonditi studi effettuati sia dal prof. Aliberti, docente presso il dipartimento d’igiene dell’Università Federico II, che dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Analisi che, soltanto agli inizi del nuovo millennio, sollecitavano l’amministrazione bacolese a provvedere ad una bonifica immediata. Un recupero di un ecosistema marino che sembrava aver approntato un qualche miglioramento, e che adesso attende i risultati delle indagini effettuate dall’Asl Napoli 2 nella mattinata di ieri, per comprendere le reali responsabilità di questo ennesimo disastro.

25\09\09
Cronache di Napoli

Nessun commento:

Posta un commento