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Municipio di Bacoli sotto assedio



Maggiori controlli, continue identificazioni e presenza di un folto numero di tutori della sicurezza cittadina. Tale è l’attuale situazione nel quale si presenta il fatiscente Municipio di Bacoli allocato in via Lungolago. Tali sono le nuove disposizioni emanate dal Commissario prefettizio, Umberto Cimmino, in seguito alle convulse diatribe alternatesi nei giorni scorsi all’interno della casa comunale. Una serie di scontri verbali che hanno interessato svariati dipendenti e il segretario cittadino, Schiano di Colella Lavinia Giovanni. Battibecchi ai quali sono seguite le minacce di querele e denuncie sia presso l’ordine dei segretari provinciali e che presso la Procura di Napoli, avanzate dalla recente e movimentata assemblea dei lavoratori comunali. Scontri produttrici di una serie di contestazioni disciplinari, firmate dallo stesso segretario e già recapitate presso gli organi competenti. Una tensione forte che ancora oggi aleggia nell’androne municipale immediatamente antistante la porta d’ingresso. Un’entrata un tempo spalancata, e da oggi piantonata da ben due vigili urbani intenti nell’identificare tutti coloro che si appropinquano nelle prossimità delle soglie dell’edificio comunale. A nessuno sarà più permesso varcare le imposte del Municipio se non prima essere stati visionati ed interrogati dagli organi di polizia locale. Un’esperienza anomala vissuta quest’oggi anche dalla delegazione dei commercianti e dei residenti i Cappella, accorsi in loco per poter interloquire con il primo rappresentante dell’attuale amministrazione bacolese. Cittadini ai quali, prima di poter avanzare le proprie civili rimostranze al dottor Cimmino e al coordinatore degli Uffici Tecnici, Michele Balsamo, è stata controllata e momentaneamente ritirata carta d’identità. Un prelievo prolungatosi sino al termine del dibattito istituzionale e portatore di numerose perplessità. “Oramai viviamo in un vero e proprio stadio d’assedio – ha dichiarato un perplesso operatore commerciale, subito dopo aver ricevuto il proprio documento identificativo – questo Municipio è divenuto una zona militare. Una tensione veramente inspiegabile che si ripercuote su noi cittadini”. Dichiarazioni provocatorie alle quali è subito seguita risposta: “Abbiamo avuto ordine dall’alto di comportarci in questo modo – asserisce un pacato vigile urbano – in passato ci sono state delle difficoltà. Per tale motivo il prefetto ha deciso di assumere tale linea. Non credo che questo sia uno stadio d‘assedio,ma solamente un modo per assicurare maggior controllo e trasparenza”.

20\10\09

Cronache di Napoli

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